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Senza Nodi: Medicina Covid Lamezia, 1 infermiere per 20 malati?

3 min di lettura

Nadia Donato, presidente associazione Senza Nodi: “Prosegue con grande difficoltà l’attività del reparto Medicina Covid dell’ospedale di Lamezia Terme

Comunicato Stampa

“In realtà la situazione peggiora. Con quale personale oggi si sta lavorando? Un infermiere, due se va bene, per 20 malati, almeno 3 dei quali con casco per la gravità della situazione respiratoria? Se è questa la verità debbono farcelo sapere. Pare anche che alcuni medici, di altri reparti, abbiano fatto denuncia per utilizzo improprio di personale.

Questo non è un momento facile ma il silenzio non giova a nessuno. Ci chiediamo se dopo i numerosissimi contagi hanno sanificato. Hanno provveduto a far arrivare medici ed infermieri così come era stato preventivato? E’ vero che viene spostato del personale dai reparti mettendo in difficoltà chi lavora per le altre patologie? Per esempio pronto soccorso, oncologia e pneumologia? Se così è la necessità di intervenire è urgente.  Avevamo detto a gran voce, nei mesi scorsi, che un reparto Covid non poteva essere realizzato nell’ospedale di Lamezia Terme. Il dottore Cesare Perri, aveva addirittura proposto una struttura adiacente allo stesso nosocomio proprio per lavorare in sicurezza, ma nessuno ci ha mai ascoltati. Allora, visto che hanno voluto comunque fare il reparto, e che all’interno ci sono infermieri e medici di valore, perché arrivare a questa situazione? Se non poteva essere realizzato, ed i fatti pare ci diano ragione, chi ci darà spiegazioni del perché sta succedendo tutto ciò?

In queste ore più degli altri giorni raccogliamo l’accorato appello di persone malate, dei familiari di chi è ricoverato e di chi all’interno dell’ospedale lavora, non per gli errori dei medici ma per la paura che non ci sia la necessaria sicurezza, che manchino i presidi necessari per poter assistere i malati, come camici, mascherine, guanti e/o altro. Purtroppo, da quanto ci viene riferito, le difficoltà, nonostante gli interventi richiesti nei giorni scorsi, pare non siano state superate. E’ Natale per tutti. Lo è più di ogni altro per chi soffre e per chi in questa sofferenza lavora.

Egregio Commissario Guido Longo, il poco tempo a sua disposizione forse non le ha dato modo di verificare tutto ciò che accade nella sanità in Calabria, ma questo non sarà una giustificazione per molto tempo ancora, perché ci sono fatti e luoghi che necessitano della sua immediata attenzione. Con la preghiera che la sua professionalità e la sua esperienza possano spingerla a valutare azioni immediate, le evidenziamo il caso di Lamezia Terme, che è parte dell’Asp di Catanzaro, guidata da una terna commissariale, tra i quali anche la dottoressa Luisa Latella, sempre distintasi per le sue capacità. E’ il momento che i valori di chi opera bene vengano riconosciuti ma allo stesso modo se ci sono colpe vengano messe in risalto e chi ha sbagliato paghi.  Di certo per sapere cosa accade bisogna che qualcuno lo riferisca, sia a lei che alla dottoressa Latella, non è possibile intervenire su tutto personalmente, è comprensibile. Detto ciò, vi preghiamo di agire con urgenza e risolvere il problema di carenza di personale in tutti i reparti ed in maniera definitiva. Chi lavora nell’ospedale, chi ad esso ricorre e tutti i circa 170 mila cittadini che fanno riferimento all’ospedale di Lamezia, hanno il diritto di sapere, quale è la realtà. Se tutto va bene ditelo e smentite anche questo comunicato che non è per fare allarmismo, ma perché la misura è colma. Da cittadini non ne possiamo più di essere così maltrattati socialmente e civilmente. L’ospedale di Lamezia è un bene per la Calabria ed è necessario che gli si ridia dignità, non si può fare della sanità, che è un diritto, una battaglia quotidiana. Per tutto questo confidiamo nella sensibilità, oltre che nell’esperienza, della dottoressa Luisa Latella e del Commissario Longo”.

Nadia Donato
Associazione Senza Nodi

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