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Servizio idrico integrato, manifesta incapacità del governo regionale

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Lamezia. Interruzione servizio idrico, guasto nella zona mare

Servizio idrico integrato, si profila il commissariamento per manifesta incapacità del governo regionale. Di seguito la nota congiunta delle segreterie regionali di Filctem Cgil Uiltec Uil:Leggiamo, ancora una volta, di disfunzioni preoccupanti su di un tema assolutamente prioritario per la nostra comunità qual è il diritto di cittadinanza per eccellenza, ovvero il diritto all’acqua potabile e al suo uso plurimo, nonché, alla garanzia di aver un servizio idrico integrato degno di un Paese civile. Crediamo, che la contrapposizione forte e feroce tra due soggetti Sorical e il consorzio di comuni Congesi – che hanno un ruolo centrale nella filiera idrica e della depurazione – non sia altro che la punta di un iceberg di una vera emergenza di sistema che riguarda un servizio di pubblica utilità verso i cittadini/utenti e con riflessi drammatici verso i comuni della regione e le centinaia di lavoratori che a vario titolo concorrono con il loro alto operato a garantire, in un sistema che fa acqua da tutte le parti, un servizio essenziale. Noi, per tempo, abbiamo con forza sollecitato e denunciato questo stato di cose ai soggetti deputati a dare risposte sul delicato tema, in primis il Governatore regionale e la sua Giunta che, da tempo stanno annunciano azioni ed interventi strutturali e risolutivi, ma che alla fine si concretizzano nella sterile propaganda di chi nasconde la propria incapacità nelle roboanti promesse. Ci dispiace constatare tutto questo, ma, è opportuno che i cittadini devono sapere che all’orizzonte avremo, con molta probabilità, l’ennesimo commissariamento che riguarderà anche la parte riferita al segmento dell’ idrico, – la depurazione è da anni sotto commissariamento e in procedura di infrazione da parte dell’Europa – , con il serio rischio di scaricare gli errori delle mancate e sbagliate scelte politiche -vedi attuale gestione Sorical – sugli utenti, sui comuni e soprattutto sui lavoratori diretti ed indiretti. Vorremmo capire dal Governatore e dal suo fedele Commissario On.Incarnato, che fine hanno fatto le loro promesse circa il rilancio di Sorical e del Servizio idrico nel suo complesso? Del perché, ancora oggi, la Sorical non è ancora stata resa totalmente pubblica dopo l’annuncio del On. Incarnato in cui indicava la data del 31 marzo scorso?

Qual è la verità sulle reali difficoltà di onorare il piano di rientro del debito? Qual’ è il vero obbiettivo e finalità rispetto alla sperimentazione sullo schema idrico dell’Abatemarco sul territorio cosentino? Per questi motivi, riteniamo che non sia più rinviabile uno scossone forte che possa scuotere l’ intero concetto di Servizio idrico in Calabria sin qui propugnato, sollecitando l’avvio serio di un ragionamento di visione ampia e di sistema che punti al superamento immediato del commissariamento in Sorical con una operazione che possa creare un soggetto nuovo, pubblico, efficiente e senza il pesante fardello di reiterati gestioni fallimentari, che abbia come suo architrave il portato di esperienza e professionalità dei lavoratori diretti ed indiretti, creando la condizione fondamentale per armonizzare i rapporti tra questo nuovo soggetto dal profilo industriale e i territori ed enti locali che sono e dovranno essere rappresentati dall’ente di governo d’ambito ovvero l’Aic. La Calabria ha bisogno di risposte certe, soprattutto sui servizi essenziali che attengono ai diritti garantiti costituzionalmente, pertanto, a due anni dall’ approvazione della legge regionale sul riassetto del Servizio idrico i cittadini e lavoratori calabresi stanno registrando tutti i nodi che arrivano al pettine e stanno iniziando ad alzare la testa rivendicando il sacrosanto diritto di vedersi garantito il servizio e per questa via anche il proprio futuro lavorativo. Pertanto, non ci stancheremo mai di denunciare le manifeste incapacità della politica che, in questo caso, si traducono in fardelli e criticità calati sulla pelle dei nostri cittadini, limitando fortemente quella spinta riformista, di legalità e di visione che necessaria per ammodernare la nostra terra.

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