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Settimana internazionale della ricerca, primo premio alla lametina Mariannina Amato

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La XII edizione della “Settimana Internazionale della Ricerca   – PHENOMENA” svoltasi a Napoli,  con i propositi  di promuovere la realtà scientifica e culturale de Mezzogiorno nei circuiti nazionali ed internazionali attraverso esperienze e testimonianze rivolte innanzitutto ai giovani, ha assegnato il primo premio alla psicoterapeuta lametina  Mariannina Amato. Un premio che  conferma la capacità professionale dell’esperta,  che ha già ottenuto diversi riconoscimenti, a livello nazionale, ed europeo. Nata nel 2006, la Settimana Internazionale della Ricerca , fin dall’inizio, ha avuto come finalità  il dialogo tra discipline diverse sui temi più avanzati della ricerca scientifica e dell’innovazione culturale ed ha visto coinvolte, anche nelle precedenti edizioni, numerose Università italiane e partner internazionali consolidati. Tra questi, alcune prestigiose università straniere quali Harvard University e la Sorbonne, senza dimenticare l’University of the Arts of London e la United Arab Emirates University. “Si tratta di un appuntamento che coniuga rigore scientifico e divulgazione al grande pubblico.

 

L’obiettivo ambizioso è creare diversi incontri all’interno delle città dove sia possibile sentir parlare di scienza con semplicità e dove si possano avere risposte appropriate alle tante curiosità che il mondo esterno fa sorgere .Nelle undici edizioni precedenti, centinaia di ricercatori e studiosi italiani e stranieri, di differenti discipline, si sono confrontati, con linguaggi accessibili al più largo pubblico, in incontri, dibattiti, tavole rotonde, workshop e presentazioni di libri sui temi della ricerca contemporanea” ha  sottolineato il Professore Nelson Mauro Maldonato, direttore scientifico della manifestazione e psichiatra dell’UOC di Psichiatria e psicologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II.


molti. La brillante ricercatrice, Dott.ssa Mariannina Amato, già aveva ricevuto riconoscimenti prestigiosi, come al 19° Congresso Europeo dell’EMDR a Strasburgo, dove aveva presentato i suoi ultimi lavori , sulla “3D THERAPY ©”. “La notizia mi è giunta inaspettata – ha dichiarato Amato –  avendo coincidenze di impegni, non sono potuta andare a Napoli per il ritiro di questo importantissimo premio, che suggella e corona anni di impegno, sacrifici, e studi su  tematiche che mi hanno sempre affascinato, riguardanti la mente umana”

Dedico questo risultato ai miei genitori, che mi hanno sempre sostenuto negli anni di studio, e a mio marito , Fedele Ferro, che mi ha incoraggiato anche nei momenti più difficili. La ricerca, infatti, è come una gestazione, molto lunga e laboriosa, e comunque i mie risultati, in merito alla mia creazione “3D THERAPY ©” sono stati riconosciuti e valorizzati  anche a livello europeo, ma questo primo premio, confesso , è arrivato inaspettato, e forse per questo risulta ancora più gradito !”

 

 

 

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