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Ugl Ta Calabria: L’Alitalia va salvata!

2 min di lettura

La sezione calabrese della sigla sindacale dei lavoratori del trasporto aereo, l’UGL – TA, interviene duramente contro la svendita della compagnia Alitalia

COMUNICATO STAMPA

Si ritorna a vociferare “su Alitalia” cancellando tutte le affermazioni precedenti da parte governativa per ammettere, mestamente, che in effetti, alla base esiste solo un contenitore vuoto, in cui non è subentrata nessuna cordata (ne ferrovia ,tanto meno poste o altro) cioè il solito nulla di fatto di dialoghi dallo spessore del niente e di note giornaliere emesse senza un costrutto finale, ma vaganti nel buio più assoluto, alla ricerca, forse, di un autore o collocatore.

Non sono accettabili simili comportamenti, la compagnia aerea, con tutti i suoi difetti, a cui, comunque, in tempi non troppo lontani è stato concesso di spendere, spandere e sperperare il denaro pubblico senza chiedersi come sarebbe stato il “domani”, dopo l’ingresso dell’euro volo,la fine del monopolio per un logico e concorrenziale pluralismo, potrebbe, comunque, rappresentare ancora un marchio vincente, se rilanciato con la dovuta cautela e con programmi concreti.

Le Cordate di imprenditori con la società che diventava di volta in vola, Lai (linee aeree Italiane) Cai (compagnia aerea Italiana ) per finire Alitalia Airport Service SpA, sono state solo una complessa confusione con una costante perdita di denaro pubblico, compresa la fusione con l’Air One.

Lo strano è che la società, nonostante abbia un piede nella fossa, ha ancora tre sedi, due a Fiumicino e una a Roma,un costo superfluo; per quale motivo?

Quando sarebbe bastato, probabilmente, un semplice ufficio di rappresentanza in aeroporto, capace di risolvere, intervenendo, i momenti difficili che, invariabilmente nascono in uno scalo intercontinentale dove transita una utenza d’ogni genere e tipo.

Forse non si è capito o non si vuole capire che è miseramente finita un epoca, senza essere riuscita, l’alta dirigenza, ad adeguarsi al nuovo corso d’esistenza e di presenza nel mosaico del volato.

Altri sperperi?

Altri momenti di confusione, nel frattempo la concorrenza sforna biglietti a costo zero occupando il traffico ex- az.

Oggi, alla fine, ci si accorge che non può più essere salvata e bisognerà cercare, almeno a quando dichiarato dal ministro dei trasporti, di venderla a pezzi, ovvero svenderla, come se si trattasse di merce in esubero in via di scadenza o di un prodotto avariato da eliminare ad ogni costo.

Sono d’accordo con Francesco Alfonsi, segretario nazionale della Federazione UGL Trasporto aereo, a proseguire la denunzia al sistema che vorrebbe cancellare un vettore che può tornare un vanto come marchio Italia.

L’Alitalia per la sua storia non è un oggetto da mandare al museo delle cere, ma un pezzo notevole della nostra socialità, va salvata, tutelata e rilanciata.

Gianfranco Turino
UGL TA CALABRIA
Centro Studi, ricerche e programmazioni

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