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Sirianni: in Calabria per le vaccinazioni esistono cittadini di serie A e serie B

2 min di lettura
caterina sirianni

“Covid-19, sottoscritto il protocollo con le parti sociali per l’attivazione di punti di vaccinazione nei luoghi di lavoro. La somministrazione riguarderà tutti i lavoratori interessati, con qualsiasi tipologia di contratto, e potrà avvenire in azienda, presso strutture sanitarie private e nei casi previsti in quelle dell’Inail. Aggiornato e rinnovato anche il protocollo condiviso per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus all’interno delle imprese, che tiene conto dei vari provvedimenti adottati negli ultimi mesi”

Comunicato Stampa

Piccola premessa quella di sopra, dovuta al fatto che il f.f. Presidente Spirlì forse non era a conoscenza del contenuto del protocollo sottoscritto lo scorso 07/04/2021.

Lo dimostra il fatto che non viene specificato in nessun punto del testo, quale tipologia di vaccino sarebbe dovuto essere inoculato ai dipendenti; di conseguenza non riesco a comprendere il motivo per cui ai dipendenti della Regione Calabria sia stato riservato esclusivamente il Pfizer.

Nel mentre la maggior parte di noi comuni mortali, non abbiamo fatto altro che attendere e rispettare i calendari vaccinali, sbattuti a destra e a manca.

Soggetti fragili, costretti a recarsi nelle sedi degli hub, sottoposti a file disumane, previa certificazione dettagliata procurata in perfetta autonomia, recandosi dal propio medico di famiglia. Molti di loro infatti inserendo, sulla piattaforma regionale attivata per la prenotazione, il numero di tessera sanitaria e le patologie, ha scoperto che le stesse non erano riconosciute.

A noi comuni mortali, negli hub viene inoculato il vaccino AstraZeneca e dalla settimana scorsa previsto anche il vaccino Johnson & Johnson (monodose), quando ne avanza qualche fiala ovviamente.

Oggi, leggo la notizia che tutti i dipendenti Regionali (tranne quelli che avevano già provveduto autonomamente) sono stati sottoposti a vaccinazione presso la Cittadella e che, a fronte di 1600 dosi, ne sono state iniettate 688. Mi chiedo, quali sono stati i criteri di valutazione per la scelta del vaccino?

Mi riferisco al fatto che è stato inoculato solo il Pfizer e non al fatto che i dipendenti si siano vaccinati, sia chiaro! In Regione sono tutti soggetti fragili?

Se così fosse, ma non lo credo, oggi all’inefficienza della classe politica dirigenziale regionale, emerge un altro dato, molto rilevante e di certo non imputabile ai dipendenti, ma sempre a chi conduce la macchina governativa: esistono, per chi amministra la nostra regione (amministra è una parola grossa!) cittadini di serie A e cittadini di serie B.

Ottobre si avvicina, confido nel buon senso e nella buona memoria di tutti i Calabresi. Mandiamo a casa questa classe politica!

Caterina Sirianni
Attivista politica

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