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Soppressione intercity notte. Politica di Trenitalia a discapito del Meridione

2 min di lettura

794. Per tanti lavoratori, pendolari, precari e studenti questo non è soltanto un numero a tripla cifra

Comunicato Stampa

Il 794 sono vagoni più o meno riscaldati in inverno, e più o meno refrigerati in estate.

Il 794 sono corridoi in penombra, quel tanto che basta per lasciare una traccia nelle campagne sulla linea ferrata dormiente, che dal sud arrivava al mattino nella capitale d’Italia, per poi giungere nel clamore del giorno già stanco e morente del capoluogo della regione Piemonte.

Sui sedili di seconda classe abbiamo spesso condiviso cene, storie, o lamentato il ronfare dei compagni di viaggio che al puntuale slacciarsi delle calzature, lasciavano una traccia inconfondibile sul vissuto di scarpe e calze.

Treni come il 794 hanno reso la vita possibile a tantissime persone, che con pochi soldi riuscivano comunque a spostarsi per lo Stivale in modo piuttosto decoroso.

Nei vagoni degli espresso – intercity notte ha viaggiato il popolo della notte, quello pronto a rimettersi a posto articolazioni ed ossa per affrontare una giornata di impegni e lavoro nelle più grandi città e snodi ferroviari di Italia.

Oggi la politica economica di Trenitalia pare puntare su un trasporto sempre più votato all’alta velocità, tramortendo il trasporto notturno. Anni fa solo un forte movimento di protesta riuscì in parte a salvare l’esperienza del viaggio su cuccette, vagoni letto e sedili adibiti a camere da letto improvvisate.

Nel silenzio più totale, è capitato in questi oggi di accorgerci che il Meridione è stato privato di un ennesimo tassello utile alla mobilità di una miriade di persone.

Il 794 è stato a quanto pare soppresso, inesistente sul sito internet trenitalia.it per acquistarne i biglietti.

Auspichiamo quanto prima la ripresa del servizio, invitando il neo consiglio regionale a far sentire la propria voce a proposito di questo, come di altri problemi che aggravano la già critica situazione periferica del Mezzogiorno.

E’ necessario un intervento celere, affinché del 794 non rimanga soltanto un numero a tripla cifre”, è quanto dichiara in una nota il coordinamento del laboratorio politico “Primavera della Calabria”

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