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Taverna, le opere de il Guercino insieme alle tele di Mattia Preti

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Guercino e Mattia Preti a confronto - la nuova linea dell'Arte Barocca

Guercino e Mattia Preti a confronto - la nuova linea dell'Arte Barocca

La mostra-evento ad agosto a Taverna

Guercino e Mattia Preti a confronto - la nuova linea dell'Arte Barocca
Guercino e Mattia Preti a confronto

Sarà una vera e propria mostra-evento quella che vedrà le opere del maestro ferrarese a confronto col Cavalier calabrese.

Quattro anni fa la concessione da parte dei Musei Vaticani della sua “Incredulità di San Tommaso” in onore del quarto centenario della nascita di Mattia Preti. Ad agosto di quest’anno Giovanni Battista Barbieri, detto il Guercino, torna in Calabria e più precisamente a Taverna, cittadina natale del Cavalier calabrese.

L’occasione è uno degli eventi espositivi più importanti del 2017: la mostra “Guercino e Mattia Preti a confronto – la nuova linea dell’Arte Barocca“, ideata in occasione del venticinquennale della fondazione del Museo civico della cittadina del catanzarese.

Un gemellaggio tra Calabria ed Emilia Romagna che permetterà di ammirare le opere dei due pittori, i massimi esponenti del Seicento italiano, e che consentirà la comparazione tra le personalità artistiche dei due protagonisti.

Quindici opere de il Guercino giungeranno per la prima volta in Calabria per essere messe a confronto con le pale d’altare e le tele di Mattia Preti conservate a Taverna.

Il percorso si snoderà negli spazi del complesso monumentale di San Domenico, dove trovano posto le opere donate dal Preti al paese natale e dove saranno ospitati alcuni dipinti rappresentativi del pittore emiliano con il quale il calabrese entrò in diretto contatto nella sua prima formazione artistica.

Le opere del Guercino che saranno esposte sono i dipinti San Giovanni Battista, Cristo risorto appare alla Vergine, La Madonna del Carmine e Sant’Alberto, Un miracolo di San Carlo, La Madonna col Bambino Benedicente, San Bernardino da Siena con San Francesco d’Assisi in preghiera. Presenti anche un ritratto del Guercino e alcuni suoi disegni.

La mostra verrà poi riproposta a Cento (Ferrara), paese natio del maestro ferrarese, dove saranno esposte alcune opere tavernesi del Cavaliere calabrese.

Mattia Preti

Mattia Preti, detto il Cavalier Calabrese, nasce a Taverna (Catanzaro) nel 1613.
Arriva a Roma intorno al 1630. Entra in contatto con la pittura di Caravaggio e dei caravaggeschi, conosce la pittura di Manfredi e quella degli emiliani. Furono importanti per la sua formazione i viaggi ricordati dalle fonti e di cui non si ha notizia certa. Viaggiò nell’Italia settentrionale (Emilia, Veneto) dove si accostò alla pittura dei Carracci, di Lanfranco, di Guercino (alla cui scuola, probabilmente fece un apprendistato) e alla pittura di Veronese.
Alla fase romana della sua attività appartengono gli affreschi dell’abside della chiesa di S. Andrea della Valle che illustrano tre momenti della vita di S. Andrea (1651) e l’affresco sulla contro facciata della chiesa di San Carlo ai Catinari rappresentante l’Elemosina di San Carlo.
Nel 1653 è a Napoli dove esegue grandi serie di affreschi (affreschi per le porte della città dedicati alla peste) e numerose pale d’altare diventando personalità di spicco nella città.
Esegue il ciclo, sul soffitto della chiesa di San Pietro a Maiella, con Storie della vita di San Pietro Celestino e Santa Caterina d’Alessandria, le due redazioni del Figliuol prodigo che oggi si trovano al museo di Capodimonte e a Palazzo Reale a Napoli, il San Sebastiano per la chiesa di S.Maria dei Sette Dolori e la Madonna di Costantinopoli nella chiesa di San’Agostino agli Scalzi.
Nel 1661 si trasferisce a Malta dove, come pittore ufficiale dei Cavalieri dell’Ordine, fu impegnato nella decorazione della cattedrale di S. Giovanni a La Valletta con Storie del Battista e in numerose tele per le chiese dell’isola. Da Malta inviò molte opere in tutta Europa e anche nella natia Taverna.
Morì nel 1699 a La Valletta.

S.F.

 

 

 

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