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Terza commissione consiliare: ospedale Lamezia sia “Spoke” nei fatti e non solo sulla carta

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ospedale lamezia

Nei giorni scorsi, dopo un articolato lavoro di preparazione e di discussione, la III Commissione Consiliare “Servizi sociali – Sanità – Ambiente” presieduta dal consigliere Giancarlo Nicotera ha approvato all’unanimità un documento che focalizza e pone all’attenzione della struttura commissariale e della Regione alcune questioni decisive per la sanità lametina e l’ospedale di Lamezia Terme, questioni a cui occorre dare risposte prima possibile per garantire ai nostri cittadini il diritto alla salute, sancito dalla Costituzione

Comunicato Stampa

Un lavoro, quello realizzato dalla Terza commissione consiliare, che ha visto una forte e costruttiva collaborazione tra maggioranza e minoranza in tutte le fasi del percorso, per approdare insieme alle soluzioni migliori nell’interesse dei cittadini.

Il Consiglio Comunale nella sua interezza, come massima espressione democratica della Comunità, chiede non mere rivendicazioni territoriali ma servizi qualificati per una realtà ospedaliera che oggi serve un comprensorio di oltre 140mila abitanti e che, per la particolare posizione della nostra città e per eccellenti professionisti che vi operano, rappresenta una risorsa per la sanità calabrese.
Un documento frutto di un’attività di ascolto e confronto che come Commissione Consiliare abbiamo portato avanti in questi mesi con gli operatori sanitari, con i rappresentanti delle associazioni e dei movimenti ed i comitati di cittadini.

A loro va il nostro ringraziamento per la loro attività quotidiana e per aver apportato un contributo fondamentale.

Da parte del Consiglio Comunale di Lamezia Terme, c’è la massima volontà a collaborare con la Regione e la struttura commissariale. Per questo nel documento, oltre ad indicare quelle criticità che oggi vedono le strutture del nostro ospedale e i servizi territoriali fortemente compromessi, abbiamo voluto esaminare nel merito, senza contrapposizioni o preconcetti, le diverse opzioni di cui si sta discutendo in questi mesi sul tema della sanità, con l’unico obiettivo di dare risposte ai bisogni dei cittadini di questo territorio.

Proprio in un’ottica di collaborazione istituzionale, volutamente e con l’obiettivo di non provocare scontri che in passato non hanno prodotto risultati positivi, la Commissione ha messo sul tavolo più proposte.

Per quanto riguarda la Legge Regionale N.1 del 30 aprile 2020 sull’integrazione tra il l’ospedale “Pugliese – Ciaccio” e il policlinico universitario “Materdomini” di Germaneto, riteniamo inaccettabile che le istituzioni cittadine, dal Sindaco al Consiglio Comunale, non siano state coinvolte nella discussione preliminare che ha portato ad aprile alla legge approvata in Consiglio Regionale, legge oggi impugnata dal Governo per illegittimità costituzionale.

Il presidio ospedaliero lametino a nostro avviso ha tutti i requisiti, sia in termini strutturali che di professionalità mediche e sanitarie, per far parte dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Mater Domini-Pugliese Ciaccio”, per giocare un ruolo importante in un polo ospedaliero unico d’eccellenza, in rete con l’università, al servizio di una popolazione di quasi 500.000 abitanti. Sicuramente come Consiglio Comunale non vogliamo restare a guardare, né apprendere dalla stampa le decisioni che riguardano la sanità sul nostro territorio.  Alla luce dell’attivazione di un tavolo-tecnico che si occuperà della Sanità regionale, ed in particolar modo di quella provinciale e del nostro territorio, chiediamo che Lamezia Terme, pure attraverso una rappresentanza della Terza Commissione consiliare, sia adeguatamente rappresentata e possa offrire il proprio contributo per delineare il progetto della nuova realtà sanitaria. Tutto ciò in sinergia con le professionalità e le pulsazioni del territorio al fine di fornire un adeguato, valido ed utile contributo per assicurare il diritto alla salute ed alle cure più consone a tutti.

Nel documento abbiamo chiesto, nondimeno, un impegno concreto perché l’ospedale di Lamezia possa davvero funzionare come “Spoke”, nei fatti e non solo sulla carta.

Chiediamo che il territorio lametino possa godere di un “ospedale normale”, in grado di garantire i livelli essenziali di assistenza che oggi non sono garantiti, come potrebbero testimoniare tantissimi cittadini di Lamezia e del comprensorio.

Sarebbe un “peccato mortale” lasciarsi scappare l’occasione del Decreto rilancio, con una quantità di risorse mai viste negli ultimi decenni nel comparto sanitario, per realizzare un serio investimento sull’ospedale di Lamezia e sui servizi sanitari territoriali. Questo significa l’urgente sblocco delle assunzioni, la riapertura di reparti ingiustamente chiusi negli anni scorsi a cominciare dalla TIN, dal reparto di microbiologia e malattie infettive, un’azione di rilancio e riorganizzazione della sanità territoriale, la cui qualità ed efficacia dei servizi è vitale per la salute delle persone, come ci ha dimostrato proprio l’esperienza del Covid-19.

A tal proposito nel documento abbiamo ribadito, come del resto fatto più volte nei mesi scorsi, che l’ospedale di Lamezia possiede tutta una serie di caratteristiche funzionali e logistiche, a cui potrebbero associarsi ulteriori interventi nell’ambito dei decreti “Cura Italia” e “Rilancio”, per diventare centro di riferimento Covid e, in prospettiva, struttura per i percorsi di riabilitazione per i pazienti guariti dal Covid. Abbiamo chiesto un’attenzione particolare per il Centro di Ricerca Neurogenetica, eccellenza nazionale della sanità lametina, rispetto al quale l’impegno deve essere costante e non emergenziale come accaduto negli ultimi mesi.

Abbiamo chiesto che si attivi concretamente il Centro Protesi INAIL, già inaugurato per ben tre volte, che tuttavia assicura solo le attività ambulatoriali riabilitative e fisiatriche, senza mai aver avviato la degenza.

Una realtà come quella di Lamezia e del territorio lametino non può più subire scelte in maniera sanitaria senza esserne pienamente protagonista. Come Consiglio Comunale vigileremo con spirito costruttivo e propositivo perché l’ospedale e la sanità di Lamezia Terme, con le sue professionalità ed eccellenze, siano adeguatamente valorizzati a servizio di tutto il comprensorio lametino e della sanità regionale.

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