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Tirocinanti Calabresi: la problematica sempre più lontana da ogni soluzione

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L’attuale giunta regionale calabrese di centrodestra prosegue silente il proprio mandato, dopo avere illuso queste persone con iniziali proposte di contrattualizzazione

Prosegue, in maniera inesorabile, lo stallo che investe la categoria dei 7.000 tirocinanti calabresi in termini di prospettive di lavoro future e non ci sono ne interventi e ne tavoli tecnici all’orizzonte per questa categoria “non riconosciuta” di precari.

Questo 2021 non è iniziato sotto i migliori auspici per i circa 7.000 tirocinanti calabresi che prestano quotidianamente servizio presso Enti Pubblici e Privati e Ministeri (Giustizia, Miur, Mibact) per il semplice fatto che il futuro lavorativo di queste circa 7.000 persone, continua ad essere “ripetutamente” appeso ad un filo e chi ne fa le spese sono i circa 7.000 tirocinanti calabresi stessi, madri e padri di famiglia che si trovano ancora protagonisti, in negativo, di quel “Vaso di Pandora” continuamente minimizzato sia dalla politica calabrese in primis e sia dal governo centrale stesso.

Si tratta di persone che sopperiscono alla drammatica e annosa carenza di personale in vari settori e precisamente in Enti Pubblici e Privati e Ministeri (Giustizia, Miur, Mibact) ricoprendo la status di eterni “Tirocinanti” e che maturano la modesta somma di 500 € solo al raggiungimento del loro monte ore mensile.

E’ importante sottolineare che si tratta di persone manipolate dal politico di turno per fini elettorali e usati come notorio bacino di voti con vane promesse di trovare soluzioni alla vertenza stessa.

Cosa più grave è che parte dei 7.000 tirocinanti calabresi hanno già terminato il loro percorso e vivono quotidianamente maturando pensieri assurdi che sono fonte di depressione e che possono portare in un attimo seriamente a staccare la spina con una vita che si è rivelata purtroppo grama e inutile per colpa di uno status qual è quello di “Tirocinante” e non di lavoratore a tutti gli effetti come viene incessantemente richiesto dai circa 7.000 tirocinanti stessi.

L’attuale giunta regionale calabrese di centrodestra prosegue silente il proprio mandato, dopo avere illuso queste persone con iniziali proposte di contrattualizzazione di cui si è fatto anche portatore l’assessore al lavoro calabrese Fausto Orsomarso coinvolgendo anche le sigle sindacali calabresi stesse (Uil, Cisl, Cgil) e come affermato dallo stesso assessore coinvolgendo anche il ministro del lavoro e delle politiche sociali Nunzia Catalfo, per poi retrocedere di passo in passo e rimettere al Governo centrale ogni decisione in merito al futuro dei circa 7.000 tirocinanti calabresi.

Per nulla battaglieri e propensi a quell’essere dei semplici figuranti incapaci d’ogni agire in ragione dell’incarico istituzionale che rivestono, si è rivelato inoltre l’operato dell’assessore al lavoro calabrese Fausto Orsomarso e del suo collega cioè l’assessore con delega al Welfare calabrese Gianluca Gallo.

I circa 7.000 tirocinanti calabresi non hanno a loro favore ne una legge varata dalla Giunta regionale calabrese, ne considerazione da parte dell’attuale Legge di Bilancio e da ultimo neanche in termini di Recovery Fund ma tutto ciò sembra non interessare ne la classe politica calabrese e ne le sigle sindacali calabresi stesse (Uil, Cisl, Cgil).

Pertanto attualmente la problematica inerente al futuro lavorativo dei circa 7.000 tirocinanti calabresi da mesi è sempre più lontana da ogni soluzione e argomentazione con responsabilità e capi d’accusa che non sono di poco conto.

Seguiranno aggiornamenti.

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