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Trame.8. Chi decide per noi? Poteri occulti e politica nel saggio di Stefania Limiti

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Poteri occulti, questo il focus di Stefania Limiti discusso insieme a Enzo Ciconte e Claudio Cordova

LAMEZIA. La terza giornata di Trame.8 accoglie a Palazzo Nicotera il saggio Poteri occulti (Rubbettino, 2018) della giornalista Stefania Limiti. Circa 123 pagine nelle quali l’autrice condensa la propria indagine su quelle forze politiche ed economiche che, dalla Guerra fredda a oggi, hanno influenzato (spesso determinato in maniera marcata) le scelte governative e i mutamenti che hanno coinvolto l’Italia.

Nel corso dell’incontro, focalizzato su questo potere che risulta quanto mai esistente ma inafferrabile, la Limiti ha messo in evidenza tre categorie di forza occulta: i servizi segreti, le forze eversive e criminali e la massoneria.

Secondo la giornalista, questi tre soggetti rappresentano la costituzione formale presente nel nostro Paese fin dagli albori della repubblica. Insomma, una costituzione che corre parallela alla Costituzione reale.

“Dalla Guerra fredda fino ai nostri giorni l’agenda politica italiana è stata dettata anche da pezzi di società che hanno manipolato al buio e con i quali i governi hanno dovuto confrontarsi”. Si è trattato e continua a trattarsi di poteri invisibili e indiretti che hanno deviato il percorso degli eventi politici al fine di mantenere, a loro avviso, la stabilità dei patti atlantici.

All’analisi della giornalista fa eco Enzo Ciconte, il quale, incalzato da Claudio Cordova, spiega che tali forze sono appartenute a soggetti che, pur non essendo stati democraticamente eletti, hanno comunque influenzato la lunga vicenda politica dell’Italia repubblicana.

Pur avendo oggi maggiore chiarezza rispetto al passato, non si è ancora capito quale fosse davvero il contropotere che ha agito e, sotto alcuni punti di vista, continua ad agire. La storia che ci è stata raccontata finora è una narrazione che cela il ruolo dei poteri occulti, per tale ragione è necessario continuare a scavare così che ha fatto Stefania Limiti.

Col crollo del blocco sovietico e la sostanziale “fine” della Guerra fredda, non sono scomparse queste forze collaterali, ma hanno contribuito al proliferare di altre forze altrettanto collaterali che perseguono interessi di destabilizzazione.

Parlando di cosa nostra e poi della ‘ndrangheta, passando per la stagione dei golpe e le logge massoniche (P2 in primis), la Limiti ha spiegato che nei primi anni Novanta il metodo massonico, che presuppone degli accordi occulti, ha alimentato l’insorgere sia delle leghe che il proliferare di attentati di matrice mafiosa (vedi strage di Capaci) questo perché le redini erano in mano a gruppi neofascisti e mafiosi.

Non a caso, parlando di Calabria, proprio nel momento in cui il potere economico di cosa nostra sembra vacillare, si erge quello della criminalità calabrese. La giornalista sottolinea infatti che “la forza della ‘ndrangheta è di tipo economico” e si muove anche nei percorsi tracciati dalle forze occulte.

In definitiva, secondo Stefania Limiti, “vincolo e segretezza sono le vie d’azione dei poteri occulti. A cambiare nel corso degli anni sono gli interessi economici nei quali essi si muovono”.

Redazione

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