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Tutto in un ballo – Sotto la lente

2 min di lettura
Sotto la lente - Mara Larussa

Nella quiete surreale e inusuale della domenica mattina, la mia curiosità mai sopita viene osmoticamente stimolata dalle colonnine colorate delle decine di dorsi di libri impilati con ordine: alcuni solo iniziati, alcuni finiti, alcuni riletti, altri in attesa di ispirazione

Ognuno con una sua particolare funzione vibrante che scuote l’animo al passaggio.

Non vi è mai capitato che un libro sia servito nella vostra vita, a incuriosirvi, a darvi gioia, a consolarvi anche solo tramite la copertina?

A me, sì.

E spesso la suspence ci carica tanto quanto la lettura del libro stesso, confidando sempre che le aspettative non rimangano deluse.

E in questa piroetta di pensieri, la mia attenzione viene travolta nel ballo,e così inizia l’avventura mentale di oggi.

Tutto, molto spesso, ebbe inizio proprio con un ballo.

Un grande amore come l’accesso in società, una confidenza come un’amicizia possono iniziare anche dal movimento delle gambe, dal ticchettio di tacco e punta,dall’ impazienza del volerci essere, dal contatto che accende ogni emozione.

E col potere della mente in un solo istante mi ritrovo nelle Assembly Rooms di Meryton, minuziosamente descritte da Jane Austen in Orgoglio e Pregiudizio, lì dove iniziava il corteggiamento, il divertimento e la selezione del proprio ruolo in società, tra l’etiquette della sala da ballo e i diversi tipi di danza.

Un battito di ciglia e il riscatto arriva nell’esibizione di Alex durante l’audizione dell’Accademia di Danza di Pittsburgh in Flashdance.

Per poi tornare a ritmo di vals nel Palazzo Valguarnera-Gangi in Sicilia, in quei pochi attimi in cui il Principe di Salina, interpretato da Burt Lancaster, stringendo Angelica, la bellissima Claudia Cardinale, rivivrà la visione degli antichi splendori dell’aristocrazia, pronta a cedere il passo alla nuova borghesia, come narrato ne Il Gattopardo.

Uno stacco di pochi secondi e la scena si ribalta nel tango intenso e sensuale di Profumo di donna, con il colonnello cieco Frank che conduce e si fa condurre dalla giovanissima e delicata Donna.

Per poi tornare nel bel mezzo di un ballo sfrenato in discoteca, quando Mathieu porge un paio di cuffie a Vic e i due, fusi romanticamente, si immergono in Reality, brano di Richard Sanderson che segnerà l’epoca del Tempo delle mele.

Lento, ritmato, iconico, passionale, classico o chiuso su una sola mattonella, è il ballo che ci apre a noi stessi e al mondo.

Non fermatevi solo a guardare, ma iniziate a danzare.

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