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L’utopia di ritagliarsi un’ora di tranquillità nell’attuale società frenetica

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In una società, che vive in modo frenetico e convulso, crearsi uno spazio, una pausa per rilassarsi, per ritagliarsi un’ora di felicità, diventa un sogno irrealizzabile.


un’ora di tranquillitàÈ quanto succede al protagonista della commedia brillante Un’ora di tranquillità, con la regia di Massimo Ghini, presentata al teatro Grandinetti nell’ambito della stagione teatrale organizzata da Ama Calabria.
Scritta dal francese Florian Zeller, uno dei più apprezzati drammaturghi francesci contemporanei, la commedia ha ottenuto, in Francia e in Europa, un travolgente successo teatrale tanto da suscitare l’interesse di Patreice Leconte che ne ha fatto un film con Christian Clavert e Carol Bouquet.
«Noi siamo stati i primi a portarla in Italia e questa è la terza stagione» ha commentato l’attore Massimo Ciavarro prima di salire sul palco insieme al protagonista della pièce Massimo Ghini, Claudio Bigagli, Alessandro Giuggioli, Galatea Ranzi, Luca Scapparone, Gea Lionello per dare vita alla commedia corale nella quale ogni attore interferisce con la parte degli altri.
I personaggi infatti rivestono un ruolo fondamentale nella storia alla guisa di ingranaggi che mettono in moto la macchina del divertimento e della risata fin dalle prime battute.
Equivoci, frasi esilaranti, colpi di scena si susseguono a ritmo serrato imponendo allo spettatore una concentrazione così accentuata da impedirgli di cogliere completamente la travolgente comicità dello spettacolo e di emozionarlo fino in fondo.
Il racconto, imperniato sulle vicende di un uomo Michelle (Massimo Ghini), appassionato di musica jazz, in un tranquillo sabato mattina, passeggiando per i mercatini di Parigi, trova un vinile raro che cercava da tutta la vita “Me, my self and I”.
Felicissimo, lo acquista e poi corre verso casa per poterlo finalmente ascoltare. Ma non troverà mai un’ora di tranquillità.
La sua giornata è completamente rivoluzionata da fatti ed eventi che accadono in successione e lo portano a scontrarsi con la moglie Natalie depressa perché racchiude in sé un segreto molto pesante da sopportare, l’incompetente idraulico portoghese che provoca danni all’appartamento parigino creando un’infiltrazione d’acqua nel soffitto dell’appartamento sottostante di un polacco, il tutto complicato dall’arrivo del figlio Sebastien, ribelle e fuori di testa, di Elsa, amante di Michelle e migliore amica di sua moglie e Pierre, migliore amico di Michelle e, a sua volta, amante di Natalie.
Emergono, pertanto, imprevisti tradimenti, vecchi amori, bugie, la verità sul figlio illegittimo Sebastien ma il tutto è tenuto sotto controllo e vissuto con ingenuità e cinismo tra collisioni inevitabili e divertimento.
Di fronte al continuo incalzare di parole, fatti ed eventi, per Michelle il tempo della pace, della distensione e della tranquillità diventa un’utopia, un sogno che si infrange definitivamente quando, accidentalmente, il disco si rompe cadendo a terra.

Lina Latelli Nucifero

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