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Vaccinazioni, accelerare i tempi. Lettera aperta di Fiore Isabella

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta di un lametino, Fiore Isabella, rivolta ai signori Dirigenti dell’azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro

Egregi Dirigenti, come ogni mattina, anche stamani mia madre, che ha 94 anni, mi ha chiesto quando le sarà iniettato il vaccino Anticovid.

Lei, che di questa pandemia ha, comprensibilmente, più paura di me, sol perché indifesa telespettatrice dei bollettini quotidiani che parlano di varianti pandemiche che attentano con maggiore veemenza alle nostre già provate difese.

L’invito a chiedere lumi al nostro medico che l’assiste da sette lustri, e che lei chiama per nome, mi ha tolto dall’imbarazzo del silenzio o da risposte improprie.

Ho inviato un WhatsApp al nostro medico per conoscere lo stato dell’arte, consapevole che il tempo, nel corso di una pandemia, rischia di essere insufficiente se, chi di dovere, lo tratta alla stregua di quello che consumiamo nelle fasi ordinarie.

Il nostro medico ed un rilevante gruppo di colleghi di Sambiase e Sant’Eufemia, medici di famiglia, hanno sentito l’esigenza di riunirsi e di coordinarsi per accelerare i tempi della somministrazione dei vaccini anti Covid 19 ai loro pazienti ultraottantenni, che, come mia madre, presumo, li investono delle loro preoccupazioni e delle loro paure.

Dopo aver dato unanimemente la loro disponibilità a praticare il vaccino, hanno sentito il bisogno di precisare che la somministrazione va fatta, e celermente, in condizioni di sicurezza in un ambiente che consenta di fronteggiare, qualora dovessero verificarsi, eventuali complicanze.

A tal fine, hanno ritenuto opportuno invitare i Dirigenti dell’ASP di Catanzaro a consentire loro di utilizzare i locali dell’ospedale lametino, essendo la struttura più idonea a garantire la sicurezza di pazienti intrinsecamente più fragili, in ragione della loro età.

A nome di mia madre e di tutte le madri e i padri, che non hanno voce, Vi chiedo accoratamente di accogliere le richieste dei nostri medici di famiglia accelerando, ed in sicurezza, i tempi di vaccinazione dei nostri ultraottantenni, perché oggi, lo dice il buon senso, la tempestività non è un optional ma un’esigenza indifferibile.

Ringrazio per l’attenzione e porgo cordiali saluti.

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