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Vessano e minacciano ambulante, divieto di avvicinamento per 3 fratelli

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polizia

I tre si sono resi responsabili di vessazioni minacce ed aggressioni contro un altro venditore ambulante, al fine di sottrargli la propria postazione di lavoro

Nella mattinata del 12 ottobre 2021, la Squadra Mobile ha dato esecuzione all’Ordinanza del divieto di avvicinamento alla propria dimora ed al luogo dilavoro, emessa in data 11.10.2021 dal G.I.P. presso il Tribunale Ordinario di Cosenza, su  richiesta della locale Procura della Repubblica, diretta dal Procuratore Capo Dr. Mario SPAGNUOLO, a carico di tre fratelli bengalesi, S.R., S.S., S.S., ritenuti responsabili del reato di cui agli artt. 110 e 612bis c.p. nei confronti di D.I anch’egli  di nazionalità  bengalese.

I tre fratelli infatti, da circa un anno, avevano posto in essere nei confronti di D.I. vessazioni, minacce ed aggressioni cosi da indurre lo stessoad abbandonare questo centro, al fine di potersi appropriare della postazione di lavoro, ritenuta dai fratelli vantaggiosa commercialmente.

I fratelli, ogni qualvolta lo incontravano, minacciavano D.I. di “tagliargli la testa” e di rivalersi nei confronti delle donne della famiglia, che” avrebbero stuprato” se lui non fosse andato via da Cosenza. A queste minacce sono seguite aggressioni, ultima delle quali nel mese di settembre u.s.,allorchè  D.I. era intento a lavorare come ambulante nelle vie centrali di Cosenza.

Questa situazione ha generato nell’ uomo uno stato di ansia e timore per la propria incolumità, tanto da indurlo a non uscire più da casa, rinunciando al proprio lavoro.

L’ esperienza del personale della 3^ Sezione “Reati contra la persona , reati contra i minori e reati sessuali” della Squadra Mobile ha consentitoagli investigatori di aiutare D.I. a superare le paure che lo attanagliavano, inducendolo a raccontare le vessazioni, alle quali era sottoposto,consentendo cosi di intervenire con tempestività e determinazione nella vicenda, individuando e raccogliendo tutti gli elementi a carico dei fratelli,che, riferiti alla competente A.G., hanno consentito l’emissione in brevissimo tempo dell’emanazione della misura cautelare in argomento.

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