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Vigor 1919. Vito Sinopoli nuovo consulente societario

5 min di lettura
IL Presidente Ammendola e Vito Sinopoli

Vincenzo Ammendola consegna la targa a Vito Sinopoli

Una grande e gradita novità si registra in casa dell’Asd Vigor 1919.

Un’altra bella notizia dopo la “storica rivelazione” dell’autentica data di fondazione, dopo l’impresa di essersi aggiudicata il Primo Trofeo Baccari” al cospetto di due squadre di tre categorie superiori.

A fornirla è il Presidente Vincenzo Ammendola : “Fin dalla fondazione della Società Asd Vigor 1919, abbiamo sempre pensato al settore giovanile. Direi che, nel corso dei mesi, è  stato un chiodo fisso e non c’è stata riunione in cui l’argomento non veniva puntualmente riproposto, a turno da ogni socio. Non può esistere squadra di calcio, lungimirante e ambiziosa, senza la base di un settore giovanile serio e fatto bene.

Chiaro che, partendo da zero, è un lavoro difficile ed estremamente delicato. Il settore giovanile deve essere il laboratorio in cui formare i ragazzi  e far crescere i giocatori che vestiranno la maglia della prima squadra in futuro e non si può sbagliare.

Per questo fondamentale compito, si è scelto Vito Sinopoli che risponde in pieno all’identikit dell’uomo che cercavamo, colui che ha, come suol dirsi, il” phisique de rol”.  

E’ una vecchia gloria della Vigor, è Tifoso della Vigor, è un uomo di calcio, una persona di provata serietà, ha esperienza da vendere e conosce alla perfezione il movimento calcistico giovanile. Credo che scelta migliore non potevamo fare.

Lo ringraziamo per aver abbracciato in pieno il progetto e per esserne diventato parte integrante. Con Vito Sinopoli, la Vigor 1919 si è arricchita in termini di qualità ed esperienza, doti che saranno al servizio non solo del settore giovanile, ma di cui potranno godere  l’intero apparato societario”.

Vito Sinopoli, classe 1962, da calciatore ha disputato nove stagioni con la Vigor Lamezia. E’ uno dei calciatori con maggiore storia del club, dove ha collezionato oltre 250 presenze, portando anche la fascia di capitano. Era un fine regista, dai piedi buoni, dalle notevoli abilità balistiche, capaci di lanci e cambi di campo al bacio, specialista delle palle inattive, punizioni, corner e rigori. Praticamente infallibile dal dischetto. Aveva freddezza assoluta e disinvoltura di calcio che gli consentiva di piazzare la sfera dove i portieri mai potevano arrivare.

Iniziai a frequentare la prima squadra della Vigor Lamezia nel campionato di serie D 1978 – 79, allenatori Spelta e Galeno. – racconta Vito Sinopoli – Quell’anno andai in panchina le due ultime partite, contro il Siracusa in casa in cui si vinse 1 – 0 con gol di Raffaele Vitali e ad Alcamo dove si perse 1 – 0, con gol di Paolo Mangiapane. L’esordio avvenne con il tecnico Bonafin, l’anno successivo in C2 alla prima giornata contro il Vittoria su campo neutro di Catanzaro, terminò 1 – 1.  Da allora ininterrottamente giocai nella Vigor fino al campionato 1985-86, sei campionati, di cui cinque di serie D ed uno di Promozione vinto agli spareggi con Siderno e Morrone, nel 1982-83. Ritornai alla Vigor in C2 nel 1989-90, allorché vi fu il travaso di gran parte dell’organico dall’Adelaide Nicastro e il passaggio di proprietà dal presidente Ventura ai fratelli Amatruda. Gli allenatori furono Baroncini prima, Sereni dopo”.

Sono trascorsi  27 anni, anche se giochi ancora….

Tiro qualche calcio più che giocare, con le vecchie Glorie. Da allora in ogni caso non ho più messo piede alla Vigor. Non sono mai stato chiamato per nessun tipo di incarico. Torno sotto un’altra veste e devo dire che l’ho presa a cuore. Sono contento della considerazione e della stima dimostratami dai dirigenti. Peraltro quando la Vigor chiama, bisogna essere presenti. In questa Vigor mi identifico pienamente. Per cui quando il presidente Vincenzo Ammendola ha chiamato, non ho esitato un minuto a dire sì, adilà dell’incarico che mi sarebbe stato prospettato”.

Forse era nell’aria però, dopo la frequentazione per l’organizzazione del “Primo Trofeo Baccari”; era emersa una sintonia, un feeling…..

Vero. Ci siamo trovati molto bene insieme. So che partiamo zero, ma per certi versi così è anche più bello, stimolante. Se costruiremo qualcosa di buono, saranno come delle vittorie importanti. Ho constatato che c’è una buona programmazione e tante idee positive”.

Da 15 anni Vito Sinopoli gestisce a Decollatura una scuola calcio con ragazzini dai 5 ai 12 anni.  Occorreva una guida, un uomo navigato nel calcio, che avesse lavorato con i ragazzi, con esperienza nei settori giovanili.

Non so se sono l’uomo giusto, ma è chiaro che mi ha fatto molto piacere che abbiano scelto me. Darò il massimo perché ho capito che sono persone valide e brave. Siamo in grande ritardo riguardo il reclutamento di ragazzi per un settore giovanile, però qualche stage lo faremo ugualmente. Vorrà dire – come ho riferito ai dirigenti – che questa sarà una stagione di studio, di organizzazione, di presa di contatti con colleghi di cui ho grande stima e che lavorano da diversi anni nel settore, con scrupolo e competenza assoluta. Non ci sono i tempi per operare diversamente. Quindi proveremo a fare stage con ragazzi del 2002 e 2003, che potrebbero negli anni immediatamente successivi fare al caso nostro. Penso che aiuti molto il nome della Vigor. Nel senso che se dovessi chiedere un ragazzo ad un collega amico, dovrebbe essere disponibile, più sensibile a mandarlo da noi. Alla Vigor, soprattutto chi vi ha giocato, non si dice di no”.

Nella filosofia calcistica di Vito Sinopoli  è stata sempre forte una convizione: ai bambini nelle scuole calcio bisogna insegnare i fondamentali.

Mi è capitato di imbattermi in ragazzi in che arrivano negli Allievi e non sanno cosa sia una sovrapposizione. Questo è dovuto a “maestri” sui generis, istruttori improvvisati che ci sono nelle Scuole Calcio. Continua a prevalere l’idea che un ragazzo debba essere ben messo fisicamente, debba correre su e giù, ecc. ecc. Sono mosche bianche coloro che cercano di migliorare tecnicamente i ragazzini. Oltre all’aspetto psicologico ed educativo che è la base, sostengo da sempre che sin dai “Pulcini” quando hanno 8-9 anni, bisogna cominciare ad insegnare ai bimbi uno “stop”, a “colpire d’interno e d’esterno”, a come correre con la palla al piede e cosa guardare mentre si ha la palla, ecc.. Fino ai 12-13 anni li si può migliorare, dopo diventa molto difficile”.

Nel frattempo stiamo vedendo Sinopoli pure agli allenamenti della prima squadra. In pochi giorni sembra già un punto di riferimento per tutti.Ho preso questo impegno con entusiasmoe nonostante abbia da fare più cose, dal lavoro, alla scuola calcio, alla famiglia, ci tengo a farmi vedere e far capire che per loro ci sarò sempre. La Società mi ha chiesto di elargire qualche consiglio in generale. Sull’ organizzazione della società,  sulla squadra mettendo a disposizione la mia esperienza se ci sono difficoltà, e lo farò davvero volentieri. Ho già parlato con tutti, i tecnici e i giocatori, che li ho visti contenti di vedermi. Se potrò aiutarli, sarò disponibile”.

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