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Oliverio ai sindaci “Continuiamo insieme il lavoro avviato in questi anni”

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FEROLETO ANTICO. “Di fronte a una sollecitazione così importante, come quella che proviene dai sindaci della Calabria, vere sentinelle dei nostri territori, sento un carico di responsabilità enorme e assumo con voi l’impegno di continuare questo lavoro insieme”.

È quanto ha affermato il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio a Feroleto Antico durante un’assemblea aperta convocata da più di 200 sindaci calabresi che nei giorni scorsi hanno sottoscritto un documento e chiesto al governatore di continuare nella positiva interlocuzione con le realtà territoriali, per portare a compimento le opere regionali e delle amministrazioni locali avviate nel corso di questa legislatura nell’ambito dei programmi di spesa e dei piani di settore.

“Il mio impegno – ha aggiunto Oliverio – è di lavorare insieme per andare oltre. Prima di tutto viene la Calabria, i calabresi, il futuro dei calabresi. Per questo dobbiamo allargare il campo, confinando ai margini solo la criminalità e i malfattori. Ma chi ama la Calabria non può tirarsi indietro”. Il presidente della Regione ha anche ribadito i risultati intrapresi in questa legislatura. “La nostra regione – ha affermato – ha imboccato la strada giusta. Non bisogna dimenticare da dove eravamo partiti: una legislatura finita anzitempo per gravi motivi. Non avevamo predecessori, come in altre regioni, che avevano arato il campo e messo le ali ai propri territori. Noi abbiamo iniziato a utilizzare le risorse comunitarie.

Oggi siamo i primi al Sud e i quarti in Italia. Facciamo nell’ultimo semestre il primato nazionale nelle esportazioni; il trend nel comparto turistico è altamente positivo dal 2015 grazie a una presenza crescente di visitatori internazionali. Ma soprattutto abbiamo gettato le basi infrastrutturali per sviluppare la Calabria: nuova ferrovia jonica, elettrificazione ed eliminazione di barriere e passaggi a livello; un sistema aeroportuale unico, uscito dai fallimento delle vecchie gestioni che registra numeri importanti con Lamezia e dai prossimi mesi lo farà con Crotone e Reggio. Un modello ambientale nuovo ed efficiente con impianti di smaltimento e raccolta differenziata ad ottimi livelli”. ”

Nel complesso stiamo costruendo una nuova Calabria attraverso una visione unitaria che supera i localismi, investendo soprattutto sui Comuni, che abbiamo scelto come soggetti attuatori dei nostri programmi. Lo facciamo con un metodo nuovo che si basa sulla correttezza dei rapporti e non sulle appartenenze di partito. Sarebbe miope nell’era della competizione internazionale serrata pensare solo al proprio orticello. Accetto dunque di proseguire questo lavoro condotto insieme a voi – ha concluso Oliverio rivolgendosi ai sindaci – proprio perché il nostro progetto è stato compreso e non esiste stimolo più grande per andare avanti”.

L’incontro, estremamente partecipato, è stato introdotto dal sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà che ha sottolineato la grande sinergia con la Regione in questi ultimi anni con ricadute importanti sul proprio territorio: “La mia città – ha detto – era ricoperta da cumuli di immondizia, oggi con la differenziata che è passata dal 7 al 55% è una città pulita. Tra pochi giorni ci sarà un evento epocale: l’acqua potabile della Diga del Menta sgorgherà nei rubinetti dei reggini. E poi la cardiochirurgia realizzata, la crescita del turismo. Sono solo alcuni esempi non banali di questi anni vissuti da protagonisti assieme alla Regione”.

Gli altri sindaci che hanno preso parte all’assemblea: Virginia Mariotti di San Marco Argentano, Ernesto Alecci di Soverato, Ugo Pugliese di Crotone, Antonio Palermo di Mendicino, Franco Cosentino di Cittanova, Antonio Praticò di Praia a Mare, Antonino De Masi di Nardò di Pace, Domenico Lo Polito di Castrovillari e Lucia Pappaianni di Paterno Calabro hanno riconosciuto all’attuale amministrazione regionale una svolta nella condotta di governo che ha prodotto notevoli cambiamenti e risultati: dalla sicurezza degli edifici scolastici, agli investimenti nella cultura, nei servizi, nell’ambiente, nelle infrastrutture. Un cambio di passo – hanno sottolineato – che sarebbe ingiusto interrompere”.

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