LameziaTerme.it

Il giornale della tua città



L”Unical ospita il primo laboratorio di alternanza scuola-lavoro sull’Intelligence

2 min di lettura
L''Unical ospita il primo laboratorio di alternanza scuola-lavoro sull'Intelligence

L''Unical ospita il primo laboratorio di alternanza scuola-lavoro sull'Intelligence

COSENZA. L’Università della Calabria ospita il primo laboratorio di alternanza scuola-lavoro sull’Intelligence.

Le attività didattiche, collegate al Master in Intelligence ideato e promosso dal professor Mario Caligiuri, riguardano alcune classi del liceo classico “Tommaso Campanella” di Reggio Calabria.

L’iniziativa fa parte di un ampio progetto didattico frutto di un protocollo d’intesa sottoscritto nel novembre 2016 tra Marco Minniti e Stefania Giannini, all’epoca ministro degli Interni e ministra dell’Istruzione.

Dal protocollo è nato il progetto di alternanza scuola-lavoro svoltosi finora nei locali reggini del “Campanella”, a cui hanno partecipato relatori di alto livello, tra cui lo stesso professore Caligiuri; Roberto Di Palma, sostituto procuratore della Dda di Reggio Calabria; Tito Lucrezio Rizzo, consigliere dell’organo centrale di Sicurezza della Repubblica; Luciano Romito, direttore del laboratorio di Linguistica dell’Unical; Luciano Violante, ex magistrato e già presidente della Camera, e tanti altri ancora.

La novità è dunque quella di far studiare l’Intelligence anche ai ragazzi delle scuole superiori. Mario Caligiuri, docente universitario e direttore del Master in Intelligence dell’Università della Calabria, prima iniziativa del genere in Italia, tiene a sottolineare: “Questa disciplina in passato era riservata ad organi specializzati dello Stato; oggi deve essere oggetto di insegnamento diffuso, perché la gestione delle informazioni è la vera sfida del futuro”.

Il docente dell’Unical fa notare che “siamo di fronte ad un uso massiccio di strumenti digitali nella vita quotidiana, dai pc agli smartphone alle videocamere digitali.

Tutto ciò – ribadisce Caligiuri – significa che la partita per la sopravvivenza si sposta dall’economia al settore dell’informazione.

L’Intelligence, dunque, deve essere intesa come metodo di conoscenza in grado di coniugare le tecniche e i sistemi del sapere scientifico con quelli del sapere umanistico”.

Redazione

Click to Hide Advanced Floating Content