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118, Amalia Bruni: nuova tragedia a Lamezia ripropone questione servizio emergenza urgenza

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Ambulanza arriva senza medico e senza defibrillatore, un uomo muore. Dobbiamo trovare una soluzione, subito, non possiamo solo contrare i decessi. Chiedo l’aiuto di tutti

Comunicato Stampa

La storia di Enzo Mascaro, cittadino lametino, morto dopo aver atteso per mezzora un’ambulanza, giunta senza medico e senza defibrillatore, è solo l’ultima di una lunga sequela di tragedie simili accadute nel corso dell’ultimo anno.

Nessuno ha la certezza che con medico e defibrillatore le cose sarebbero andate in modo diverso ma certo siamo consapevoli che non è stato fatto quello che sarebbe stato necessario. E non è stato fatto perché il servizio di emergenza urgenza è ormai praticamente inesistente e ridotto ad una pura funzione di taxi.

Non è la prima volta che intervengo su tragedie come queste e lungi da me strumentalizzazioni o peggio, bandierine politiche, ma di fronte a tragedie, la mia coscienza mi impone di sollecitare una soluzione.

La gravità di questa situazione richiede una forte assunzione di responsabilità collettiva da parte di tutte le forze politiche e la messa in opera di tutti i possibili correttivi che possano riportarci un servizio dignitoso che pure abbiamo avuto. Non ci possiamo affidare alla sorte, non è possibile pensare che se ci sentiamo male in strada a Parma, a Milano a Bologna o altrove avremo tutte le cure di cui c’è necessità mentre se ci sentiamo male in Calabria ci dobbiamo affidare alla sorte sperando che ci tocchi un’ambulanza col medico e tutti gli strumenti idonei a salvarci la vita.

Rischia di essere una beffa progettare Azienda Zero, dare il via alle fusioni tra enti ospedalieri, costruire nuovi ospedali se poi il sistema di emergenza urgenza è così gravemente in difficoltà e i morti non si contano più.

Di fronte a emergenze gravissime come queste dobbiamo avere il coraggio di indicare soluzioni che accelerino i tempi e superino norme che ostacolano questo processo. Il Commissario Occhiuto ha i poteri per intervenire rapidamente, per trovare i fondi necessari e offrire ai colleghi gli incentivi necessari a ripagare tutti i loro sforzi.

Ma bisogna farlo subito, ci sono delle zone, soprattutto nel Lametino, dove il settanta per cento dei turni del 118 è sprovvisto di medico a bordo. Il sistema emergenza urgenza interviene per tentare di salvare vite umane. Il nostro dovere è fare tutto il possibile perché il sistema sia ricostruito.

Presidente Occhiuto ci dimostri che non ha chiesto inutilmente di fare il Commissario per la Sanità. Usi tutto il suo potere per mettere in campo tutte le risorse possibile a rimettere in sesto il servizio del 118. I cittadini se lo aspettano da tanto tempo. Non possiamo solo dolerci per il prossimo decesso.

Lo scrive in una nota Amalia Bruni, leader dell’opposizione in Consiglio Regionale.

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