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2023 anno importante per il Parco archeologico di Sibari

2 min di lettura

L’incremento netto degli accessi supera di poco il 150% mentre il confronto dell’intero periodo 2021-2023 raggiunge addirittura il 360,61%


Il 2023 è stato un anno importante per il Parco archeologico di Sibari, alla vigilia della grande trasformazione in una struttura più grande, fusa con i monumenti della consorella Crotone, recentemente deciso dal Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

Le manutenzioni straordinarie finalmente ultimate, il funzionamento a pieno regime dei Servizi Educativi, la sperimentazione di importanti iniziative di archeologia pubblica, l’avvio di una stagione di eventi estivi: tutti fattori che hanno determinato il deciso innalzamento della qualità dei servizi ed ottimi risultati anche dal punto di vista dell’affluenza. Il numero di visitatori ha superato le 30.000 unità, con un incremento di oltre due volte e mezza rispetto al 2022, quando erano stati recuperati i livelli pre-pandemia.

Per l’esattezza l’incremento netto degli accessi supera di poco il 150% mentre il confronto dell’intero periodo 2021-2023 – da quando cioè il Parco ha ottenuto l’autonomia gestionale, scientifica e finanziaria, raggiunge addirittura il 360,61%. Parallelamente crescono anche gli introiti, che fanno registrare un +190% dal 2021 ed un +115% dal 2022.

«Leggere questi numeri ci fa indubbiamente piacere, – commenta il Direttore Filippo Demma – come siamo contenti di registrare l’incremento degli introiti. Somme che nel bilancio previsionale 2024 vengono quasi integralmente reinvestite per migliorare il servizio al pubblico, con progetti rivolti al personale che sarà in grado così di garantire prolungamenti dell’orario di apertura soprattutto nelle serate estive. Ma quello che ci rende in assoluto più contenti è la risposta della nostra Comunità. In questi mesi molte persone sono tornate al Parco ben più di una volta, e questo va nella direzione che lo staff dell’Istituto ha deciso di percorrere, cercando di rendere i musei e le aree archeologiche affidati alle sue cure luoghi da frequentare e non semplicemente da visitare una tantum. L’innalzamento della qualità dell’offerta culturale e l’impegno di un gruppo di che lavora con passione e dedizione ha reso possibile questo successo e porrà le basi per il definitivo rilancio del Parco e della Sibaritide tutta».

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