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Trame.9, edizione da record, arrivederci a Trame.10

4 min di lettura
piazza trame 9

Circa 20mila presenze di pubblico, oltre 90 ospiti

Sono stati 28 i libri presentati, 3 i documentari, 3 gli spettacoli musicali e 5 le video inchieste. Ecco alcuni dei numeri di Trame.9, Festival dei libri sulle mafie, giunto ieri al termine dopo cinque intense giornate di incontri e spettacoli, che hanno trasformato Lamezia Terme in un grande spazio aperto al dibattito e alla partecipazione, attraverso il confronto sui temi più scottanti e spinosi della criminalità organizzata e dell’impegno civile.

“Voi che vivete sicuri…” l’omaggio a Primo Levi nel tema dell’edizione, per esprimere il bisogno di sicurezza a partire da un territorio che vive fortemente la pressione delle mafie, per dire no a tutte le forme di illegalità e costruire un’Italia più sicura e libera dalla paura dell’altro e del diverso: «Levi ci ricorda che la sicurezza può nascere solo dal rispetto dei diritti umani, dall’osservanza di regole che abbiano al centro sempre e soltanto le donne e gli uomini. Altre leggi non ne esistono; e se qualcuno lo afferma dice il falso – ha commentato il direttore artistico Gaetano Savatteri – Lo diciamo a tutti da qui, dalle piazze di Lamezia Terme, città simbolo ormai, dopo nove edizioni, della cultura come arma contro le mafie».

Anche quest’anno l’edizione 2019 viene salutata con la consegna del Nastro della Legalità al film “Sembra mio figlio” di Costanza Quatriglio che ha ritirato il premio sul palco di Trame.9:  «Sono molto contenta di ricevere questo premio, perché con questo film ho realizzato un sogno; è un desiderio che nasce da lontano e che parla dello sradicamento dal proprio territorio d’origine, dalla propria casa».

Nell’ultima giornata, tanti gli ospiti e i temi affrontati. Si è parlato di Figli dei boss con Dario Cirrincione e Gaetano Paci e del protocollo Liberi di scegliere del tribunale dei minori di Reggio Calabria, famoso in tutto il mondo. Con Giuseppe Governale Direttore DIA e Floriana Bulfon si è discusso della lotta al clan Casamonica, mentre con Paolo Borrometi si è parlato delle intimidazioni mafiose ai giornalisti e della questione delle scorte in Italia. Vincenzo Abate, Tina Cioffo e Luigi Ferraiuolo hanno raccontato il libro di quest’ultimo, dedicato alla storia di don Peppe Diana. Nicola Morra, Presidente della Commissione Antimafia, è stato protagonista dell’ultimo atteso appuntamento in piazza San Domenico, ovvero dell’intervista multipla con Gaetano Savatteri, Carlo Puca, Floriana Bulfon e Paolo Borrometi. L’attore Ninni Bruschettaha concluso, invece, gli spettacoli della IX edizione, con Intervista impossibile a Leonardo Sciascia. L’attore ha interpretato lo scrittore siciliano, sul palco con Laura Cannavò, in un’immaginaria intervista realizzata ai giorni nostri. Lo spettacolo, in anteprima nazionale, è stato prodotto dalla Fondazione Trame, scritto da Gaetano Savatteri con Gigi Restivo e Giovanni Taglialavoro, e diretto da Giuseppe Dipasquale.

Trame.9 è stata un’edizione ricca di appuntamenti. Le piazze e i cortili dei palazzi storici di Lamezia Terme dal 19 al 23 giugno hanno ospitato tantissimi ospiti a cominciare dalla presenza di chi sta in prima fila nella lotta contro il crimine organizzato come il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri e il Procuratore di Lamezia Terme Salvatore Curcio.

Ma nei cinque intensi giorni di Trame sono stati tanti e prestigiosi gli ospiti che hanno sollecitato la riflessione e l’approfondimento sulla legalità e sulla lotta alla criminalità: tra questi Giancarlo Caselli, Nando Dalla Chiesa, Marco Travaglio, i giornalisti Giovanni Tizian e Stefano Vergine, i musicisti Eman e Cristiano Godano dei Marlene Kuntz, Chef Rubio, l’attore Salvo Piparo, lo scrittore Qiu Xiaolong, lo storico Enzo Ciconte, il saggista Isaia Sales, la scrittrice Ester Rizzo, il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani e Massimo Bray, direttore generale dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani.

Novità dell’edizione la proiezione di 5 video-inchieste realizzate dal corso di formazione Visioni Civiche, progetto di Fondazione Trame e dell’Associazione Antiracket Lamezia che da ottobre scorso ad oggi ha accompagnato 26 giovani lametini in percorso di riappropriazione della cittadinanza e del proprio territorio. I risultati del progetto sono stati proiettati tutti i giorni del festival durante una striscia serale dedicata.

La nona edizione di Trame ha confermato la collaborazione con importanti partner quali Treccani, ConfcommercioLegambienteSave The Children. Un bilancio molto positivo, quindi, anche quest’anno, per un festival animato con passione ed entusiasmo dai 100 giovani volontari, cuore pulsante della manifestazione, provenienti da tutt’Italia, e da uno staff di circa 40 professionisti che hanno lavorato con impegno e dedizione, sostenendo la missione del festival.

«Da oggi siamo già al lavoro per la decima edizione,- ha dichiarato Armando Caputo, presidente della Fondazione Trame – un’edizione per noi molto importante, che intendiamo progettare con rinnovato impegno. Vi aspettiamo tutti dal 17 al 21 giugno 2020».

Arrivederci, Trame.10!

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