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Sirianni: costretti ad assistere all’ennesima “sceneggiata napoletana” di Spirlì

2 min di lettura
caterina sirianni

Ieri si è consumata l’ennesima “sceneggiata napoletana”, una performance impeccabile del presidente f.f. Spirli, per chi non lo sapesse ancora, governatore della Calabria

Comunicato Stampa

La trama è la seguente: blitz a Villa Bianca (ospedale del Catanzarese, preposto a divenire centro Covid); sul titolo lascio a voi lettori libero arbitrio.

Mi concentro sulla trama, perché ritengo sia più succulenta e maledettamente incongruente, su chi (presidente f.f. Spirlì) il 25 gennaio 2021, dichiarava, su una testata giornalistica, di aver provveduto personalmente ad effettuare un sopralluogo, sempre nella stessa struttura ospedaliera su citata e che gli impianti di riscaldamento e per l’erogazione dell’ossigeno erano stati messi a nuovo, i letti erano disponibili e che mancava soltanto l’assunzione di personale. Ma nessun problema, anche le assunzioni da lì a breve sarebbero scattate! Il tutto, sempre secondo le previsioni di Spirlì, sarebbe diventato realtà a distanza al massimo di due settimane.

Ma come succede spesso in Calabria, tutto ciò si è rivelato l’ennesima chimera. Nella vita c’è chi insegue le chimere e chi le vende; Spirlì appartiene senza ombra di dubbio al secondo gruppo. E lo dimostra il fatto che a distanza di tre mesi come un buon capo di famiglia (definizione Spirliniana) decide di effettuare un “blitz” in casa propria, addebitando a terzi le proprie responsabilità.

La sanità Calabrese è commissariata – e fin qui ci siamo – ma e’ altrettanto vero che lo stesso Spirlì si è sempre vantato dell’ottima collaborazione e sintonia che intercorre tra l’ente regione ed il commissario ad acta Longo. Motivo per cui, chi avrebbe dovuto vigilare e concretizzare l’avvicendamento ripristino struttura, ex Villa Bianca, se non le figure preposte per farlo?

Il presidente della Regione, commissario per la sanità  e i commissari delle Aziende Sanitarie, scelti concordatamente da entrambi (Spirlì e Longo).

A cosa serve sbraitare sui ritardi della realizzazione del centro Covid, contro le Asp perché sembrerebbe addirittura che all’appello mancherebbero 23mila dosi inoculate nei giorni scorsi ma non ancora inserite nei conteggi trasmessi a Roma, addirittura minacciando di denunciare il tutto alla Procura? Si auto minaccia! Paradossale!

Beh, non mi resta che trarre le conclusioni, sconclusionate, di questo breve show Spirliniano, con l’amaro in bocca. Consapevole del fatto che seppur per certi versi, risulta essere una barzelletta, esiste il lato reale e certo!

Ennesimo dato sconfortante per noi calabresi tutti.

Ultimi in tutto, ma primi nell’essere governati da una classe politica, che anche di fronte ad un’emergenza sanitaria ha saputo solo dare sfoggio della sua incompetenza. E se non fosse che il periodo sia quello meno opportuno, ci sarebbero da chiedere in massa le dimissioni seduta stante!

Caterina Sirianni
Attivista politica

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