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A Rossano la presentazione del libro “Alla ricerca del cibo perduto”

3 min di lettura

Un viaggio nella tradizione gastronomica della Calabria tra storia, miti e leggende. A Rossano la presentazione dell’opera prima di Manuelita Iacopetta e Pietro ardito. 

 “Alla ricerca del cibo perduto. Un viaggio nella tradizione gastronomica della Calabria tra storia, miti e leggende” (Grafichéditore). È il titolo del libro scritto a quattro mani dalla professoressa Manuelita Iacopetta e dal dottor Pietro Ardito, noti professionisti lametini. Il volume sarà presentato, giovedì 28 luglio 2022 alle 19, al ristorante “La Bizantina” di corso Garibaldi a Rossano (Cosenza). L’incontro, cui parteciperanno gli autori, è organizzato dall’associazione “Ad Maiora Calabria” guidata dalla presidente Maria Rosaria Nola. L’opera prima di Iacopetta e Ardito è stata presentata al recente Salone del Libro di Torino; inoltre, è stata oggetto di interessanti dibattiti in diversi eventi a Lamezia, a Vibo e a Reggio Calabria. Dopo il convegno di dopodomani sera a Rossano, chi vorrà potrà fermarsi e degustare alcune antiche ricette tratte dal libro.

Alla ricerca del cibo perduto

“Il nostro intento – spiegano gli autori – è quello di far conoscere e promuovere le eccellenze enogastronomiche della Calabria. Una terra antica che vanta una tradizione millenaria grazie a dei prodotti tipici la cui qualità è comprovata e riconosciuta a livello nazionale e internazionale.

Il nostro non vuol essere un semplice libro di antiche ricette ma una approfondita ricerca di letteratura gastronomica. Un exursus in cui si incontrano e si compendiano tutti gli aspetti e le dimensioni della tradizione culinaria calabra. Da quello sociologico e antropologico a quello strettamente culturale, senza dimenticare l’aspetto salutare e salutistico rappresentato dalla dieta mediterranea nata propria in Calabria”.

 Calabria a tavola: un mondo da scoprire

“Intendiamo creare un focus – continuano gli autori –  su questa enorme ricchezza che vede legate indissolubilmente le eccellenze del territorio e gli usi e i costumi locali che affondano le loro radici in secoli di buone pratiche. Usanze tramandate di generazione in generazione, quasi fossero dei veri e propri riti. Il volume vuol essere una mappa completa delle tipicità enogastronomiche che caratterizzano le varie aree del territorio calabrese, dal Pollino allo Stretto.

Il cibo come elemento fondante per l’accoglienza turistica

L’opera vuol essere anche un mezzo per incentivare quel turismo culinario che è emblema dei territori. L’obiettivo è quello di innestare l’esperienza antica con i moderni mezzi di comunicazione per la creazione di nuove sinergie e nuove opportunità di conoscenza. Corsie preferenziali per turisti alla ricerca del gusto. In pratica, turismo culturale e gastronomico insieme, come vettore trainante per l’economia di un territorio come il nostro, ricco di arte, spiritualità, storia secolare.  Non solo un libro ma un progetto con cui evidenziare anche le virtù dell’accoglienza e dell’ospitalità che da sempre contraddistinguono positivamente la gente di Calabria. Esse appartengono profondamente al patrimonio socio-antropologico delle nostre comunità. L’accoglienza è cultura di vita e di reciprocità che si rivela anche nel sano mangiare, nella condivisione del desco. La tradizione popolare calabrese ci tramanda un modus operandi che è quasi un assioma: “Gli ospiti vanno coinvolti e resi partecipi attraverso quel metodo che i sociologi chiamano approccio di comunità”.

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