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Agesci Calabria: la nostra regione zona rossa da sempre!

4 min di lettura
Agesci Calabria

L’Agesci Calabria ha rivolto un appello alle istituzioni affinchè si intervenga in maniera decisa per risolvere i problemi sulla sanità

Di seguito la lettera:

L’AGESCI (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani) Calabria è una realtà attiva e presente da decenni su tutto il territorio regionale. Attualmente consta di 104 gruppi, 1476 capi e circa 5500 ragazzi dagli 8 ai 20 anni.

Come recita il nostro Patto Associativo, a cui noi Capi scout aderiamo:
la nostra azione educativa cerca di rendere liberi, nel pensare e nell’agire, da quei modelli culturali, economici e politici che condizionano ed opprimono, da ogni accettazione passiva di proposte e di ideologie e da ogni ostacolo che all’interno della persona ne impedisca la crescita. […]
La scelta di azione politica è impegno irrinunciabile che ci qualifica in quanto cittadini, inseriti in un contesto sociale che richiede una partecipazione attiva e responsabile alla gestione del bene comune. […]
Ci impegniamo a spenderci particolarmente là dove esistono situazioni di marginalità e sfruttamento, che non rispettano la dignità della persona, e a promuovere una cultura della legalità e del rispetto delle regole della democrazia. […]

Proprio alla luce di questo impegno che come capi abbiamo assunto e in cui i nostri ragazzi confidano; per amore di quella terra che viviamo e che cerchiamo di lasciare “migliore di come l’abbiamo trovata”, come il nostro fondatore ci ha insegnato; consapevoli del fatto che abbiamo tutti gli stessi diritti, non siamo più disposti a tacere di fronte alle mancanze di una classe politica inadeguata e rivendichiamo il diritto ad una sanità efficiente.

I dati sulla sanità della Regione Calabria evidenziano la tendenza al contenimento del deficit economico- finanziario senza il minimo tentativo di riqualificare l’offerta sanitaria regionale. Per di più i risultati sono comunque scarsi: il debito della Regione Calabria continua a crescere e i posti letto a disposizione per la popolazione calabrese sono circa 2 posti letto per 1000 abitanti contro una media nazionale di 3,2.

Negli ultimi anni abbiamo assistito alla chiusura di diversi ospedali senza il potenziamento delle strutture rimanenti che, prive di maggiori risorse, si sono ritrovate a dover erogare un numero di prestazioni superiori. Il tutto in strutture sempre più fatiscenti e con attrezzature obsolete.

Le condizioni fin ora esposte spiegano la cosiddetta “mobilità passiva”. I cittadini calabresi sono costretti ad allontanarsi da casa propria per farsi curare altrove. Questo fenomeno oltre ad esprimere in maniera lampante la sfiducia che i calabresi hanno nei confronti delle aziende sanitarie regionali, ha inoltre un peso rilevante sui fondi sanitari, dal momento che la Calabria si trova a dover pagare il servizio reso da altre Regioni.

Per non parlare poi degli scarsi organici e dei nostri migliori medici costretti a svolgere la loro professione in strutture ubicate in altre Regioni o, ancora peggio, in altre Nazioni.
Alla luce del disastroso panorama rappresentato riteniamo che non sia sufficiente la sostituzione di un commissario perché il nostro Governo possa illudersi di risolvere l’incancrenito dramma della sanità calabrese.

La Calabria vede la propria sanità commissariata da più di 10 anni, ma nulla dello sperato miglioramento è avvenuto… anzi…

Improvvisamente vediamo oggi la Calabria Zona Rossa Covid ma noi possiamo affermare che la Calabria sia ZONA ROSSA DA SEMPRE.

Alla luce di ciò, come adulti impegnati quotidianamente alla costruzione di un mondo migliore, Noi, cittadini onesti e responsabili, attesa la stringente situazione epidemiologica emergenziale che si è venuta a creare e che si è stratificata su carenze strutturali, su inefficienze diffuse e su commissariamenti inefficaci,

CHIEDIAMO

che siano garantiti i nostri diritti, primo fra tutti il diritto alla salute e il diritto ad essere curati presso le nostre strutture regionali come avviene in ogni posto d’Italia così come sancito dalla Costituzione;
che ci sia trasparenza nella rapidità della risposta, nella immediatezza operativa, nella velocità delle transazioni, nella realizzazione delle risorse tecniche e umane;

CHIEDIAMO

Un’attenzione competente nei confronti della Calabria, terra di bellezza e di sofferenza, terra con “il bisogno della giustizia, il bisogno della libertà, il bisogno della grandezza, il bisogno del nuovo, il bisogno del meglio (L. Repaci Quando il giorno della Calabria).

INVITIAMO

il Presidente del Consiglio dei Ministri a prendere a cuore il futuro e la speranza della nostra terra e delle giovani generazioni che la abitano e l’abiteranno e che oggi vivono insoddisfazione e amarezza. Il nostro è un popolo adesso esasperato, ma, siamo certi, che la nostra voce, che si unisce a quella di tante altre realtà, verrà ascoltata.

ESPRIMIAMO

Infine, piena solidarietà, piena vicinanza e gratitudine alle donne e agli uomini del settore ( e sono tanti!) che in questo frangente come sempre, d’altronde, hanno svolto e svolgono il loro lavoro ponendo al centro il bene integrale della persona umana, operando con coraggio, in situazioni e con mezzi a tutti noti. Grazie! Siete una parte bella della nostra terra, che ci permette, nonostante tutto di continuare a sperare.

Concludiamo con una frase del nostro fondatore, Baden-Powell:
L’antidoto principale contro un cattivo ambiente consiste, naturalmente, nel sostituirlo con uno buono”.

Buona Strada

Agesci Calabria

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