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Amalia Bruni: privazione fondi all’Istituto di ricerca fondato da Rita Levi Montalcini, una decisione insensata!

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Ebri, Amalia Bruni: “Immotivata e senza senso la decisione del governo di privare l’Istituto di ricerca fondato da Rita Levi Montalcini dei fondi strutturali essenziali per la sua attività.  Ci opporremo con tutte le nostre forze a questo atto scellerato”

Comunicato Stampa

Dopo dieci anni il governo Meloni ha deciso di non rinnovare il contributo per i costi strutturali che la Fondazione EBRI Lita Levi Montalcini riceve fin dal 2012 attraverso la legge di Bilancio.

Una decisione immotivata, grave e senza senso quella di privare dei finanziamenti che tengono in vita l’European Brain Research Institute che porta il nome della sua fondatrice, il premio Nobel Rita Levi Montalcini.

Capisco perfettamente l’amarezza e la delusione del suo presidente, valentissimo ricercatore Antonino Cattaneo.

Privare il Paese di un centro così importante è come vanificare i significativi risultati di livello internazionale ottenuti dai ricercatori dell’EBRI, che aumentano le nostre conoscenze sul cervello e sui meccanismi di molte malattie neurologiche e dei disturbi dello spettro autistico.

Una mossa che non si può condividere perché con questa decisione il governo condanna alla chiusura un centro di ricerca di primissimo piano che oltre a portare ottimi risultati su temi complessi e malattie in parte ancora sconosciute, dà lustro al Paese con risultati apprezzati da tutta la comunità scientifica internazionale.

Mi chiedo, siamo di fronte a una sordità e a una assoluta indifferenza delle Istituzioni oramai dilaganti rispetto a temi centrali come la ricerca che rappresenta il futuro dell’umanità?

Tra le conseguenze dell’interruzione dei fondi saranno la restituzione di finanziamenti competitivi ricevuti dall’estero, lo stop di collaborazioni con prestigiose università e centri di ricerca nazionali e internazionali oltre che delle sperimentazioni cliniche attualmente in corso su pazienti che potrebbero portare alla soluzione di malattie oggi impossibili da curare.

Bisogna che le Università italiane e i centri di ricerca diventino più forti coalizzandosi e facendo massa, sostenendo appunto la ricerca che rappresenta senza dubbio l’elemento centrale del futuro del nostro Paese. In questo modo forse, riusciremo a trattenere quei tanti giovani che dopo gli studi preferiscono andare all’estero.

Solo negli ultimi dieci l’Italia ha perso oltre 250mila ragazzi dai 18 ai 34 anni (20mila solo dalla Calabria) che dopo l’istruzione hanno scelto di andarsene dal loro Paese, con un danno per la nostra economia quantizzandola in circa 16 miliardi di euro. Anche per questo dobbiamo opporci e costringere questo governo a fare macchina indietro sulla decisione che riguarda l’Ebri. Lo dobbiamo alla sua fondatrice e al futuro dei nostri figli.

Lo scrive in una nota Amalia Bruni, Consigliere regionale del Partito Democratico, vicepresidente della Commissione Sanità e fondatrice del Centro Regionale di Neurogenetica di Lamezia Terme, inaugurato proprio da Rita Levi Montalcini.

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