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Blocchi di cemento nel mare Jonio contro pesca a strascico

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Blocchi di cemento nel mare Jonio contro pesca a strascico

Progetto a Montegiordano per ripopolare flora e fauna

Posati sui fondali al largo della costa di Montegiordano una settantina di dissuasori in cemento con l’intento di limitare il fenomeno della pesca a strascico illegale e al contempo ripopolare la flora e la fauna marina.

L’operazione rientra nel progetto Protezione della Biodiversità Marina che ha visto protagonisti l’associazione Mediterraneo Interiore, presieduta da Antonio Pagano, il Comune di Montegiordano, guidato dal sindaco Rocco Introcaso e l’Università degli Studi di Bari tramite il dipartimento di Bioscienze, Biotecnologie ed Ambiente, con la biologa ricercatrice Carlotta Nonnis Marzano ed in questa fase il dipartimento di Scienze della Terra che per l’operazione della posa dei dissuasori (2,40 di larghezza per 2,50 di altezza ognuno) si è occupato di effettuare alcuni rilievi sui fondali.

Il progetto Pro.Bio.Mar., unico sul territorio per coinvolgimento trasversale di enti pubblici e mondo dell’associazionismo, prevede anche monitoraggi sui risultati ottenuti soprattutto all’interno di un’area di riproduzione prevista nello specchio d’acqua difeso dai dissuasori e costituito da una serie di moduli, sempre in cemento, con dei fori, che permettono una maggiore capacità alle specie marine di potersi riprodurre.

I dissuasori, del peso di 120 quintali ciascuno, sono stati trasportati con un motopontone dal porto di Corigliano e calati sui fondali.

I blocchi di cemento formano una barriera per impedire ai pescherecci di devastare il fondale marino con le loro reti a strascico.

“Già a maggio – riferisce Emilio Mormandi referente per Mediterraneo Interiore assieme alla biologa Felicetta Mazzei – verranno effettuati dei sopralluoghi per osservare questa area di riproduzione anche con l’intento di realizzare un allevamento di spugne marine con la collaborazione della professoressa Katia Longo dell’Università di Bari”.

Il progetto Pro.Bio.Mar. – cofinanziato con le risorse messe a disposizione dalla Regione con il dipartimento Agricoltura guidato da Gianluca Gallo – nell’ambito del Programma Feamp Calabria 2014-2020 ha previsto anche una azione divulgativa con la cittadinanza e gli studenti per sostenere una maggiore consapevolezza sulla tutela della biodiversità marina.

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