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Calabria Sociale: potenziare e riaprire gli ospedali e i reparti chiusi

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hospital corridor

La “questione Sanità” a Lamezia Terme, è da sempre al palo di partenza alla ricerca dell’araba fenice, ultima tra gli ultimi, totalmente carente e con strutture a consumarsi nel mancato utilizzo, una situazione, comunque, eguale in tutto il territorio regionale

Comunicato Stampa

Purtroppo ci rendiamo conto dei guasti e delle inefficienze solo nel momento di massima necessità, pur avendo avuto la situazione sempre sotto gli occhi che ci siamo volutamente bendati per non vedere.

Condivido quanto denunciato dall’amico Giuseppe Gigliotti, presidente dell’associazione Malati Cronici del lametino, una critica quale radiografia di un mondo da tempo in letargo.

Abbiamo la struttura! Una costruzione messa in piedi anni fa in sostituzione del vecchio edificio divenuto inadeguato, obsoleto, somigliante, per la sua decadente esistenza, ad un lazzaretto e non ad un ospedale (anche se funzionava).

Il nuovo, mi si consenta il passaggio, ha, oggi, la sostanza di un guscio vuoto dove prevale la solita, asfitica, burocrazia, subendo l’altalena dei cambi di giuda della regione, come se il dolore e il male possano essere soggetti ad una colorazione politico-partitica.

L’ospedale qualche tempo fa aveva una zona adibita a settore malattie infettive, il suo personale medico era competente ed efficiente, poi, qualche cervellone (come tanti che circolano pensando di essere degli esperti) ha deciso, per questioni di bilancio, di ridurre e chiudere la funzionalità dell’apparato a seguito dei tagli sulla sanità.

Un danno notevole, che ha fatto crescere, inconsciamente ma per estrema necessità,l’assistenza privata.

Considerando inoltre che quello lametino è un ospedale in cui  le visite, se si riesce a prenotarle, vanno a finire in lunghissime liste d’attesa, oppure chiuse localmente, con il dirottamento verso altri lidi (Soverato, Nocera, Soveria Mannelli o Germaneto), ed ovvio che il paziente, non per sua volontà, ma costretto da queste situazioni e dall’urgenza, ricorre al privato.

Una città, come Lamezia Terme con  più di 70mila abitanti (70.891 al 2019) ha tutti i diritti  a gestire un proficuo e perfetto piano di assistenza ospedaliera, su cui il neo-governatore della Calabria, on. le Jole Santelli, deve intervenire con rapidità per sanare la situazione avendone tutti gli estremi per farlo, lasciando al dopo altre situazioni che, al momento sono soltanto una questione di collocazione assessori e relative poltrone, mi si lasci passare il commento.

Le vicende “Ospedali”e personale medico, non solo Lametine ma dell’intera Calabria,debbono prontamente assurgere a posizioni di primo piano per creare i presupposti ad una concreta ricollocazione e apertura funzionale, non è più possibile far pagare al collettivo l’incapacità dei vertici e la storia “coronavirus” sta drammaticamente mettendo a nudo carenze, pecche e manchevolezze d’ogni tipo delle strutture di assistenza sanitaria.

Come Calabria Sociale chiediamo di potenziare e riaprire gli ospedali e i reparti chiusi, aumentandone il personale per garantire l’assolvimento di un diritto del cittadino.

Il Presidente di Calabria Sociale

Gianfranco Turino

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