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Calabria zona gialla, regole: ristoranti al chiuso, cosa cambia

2 min di lettura

La regione lascia la zona bianca da lunedì 13 dicembre


Calabria in zona gialla da lunedì 13 dicembre – con Friuli Venezia Giulia e Alto Adige – e scattano nuove regole tra mascherina, ristoranti e bar al chiuso.

Un’altra regione lascia la zona bianca, come stabilisce l’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza.

La ‘retrocessione’ prevede nuove regole, a cominciare dalla principale misura: la mascherina diventa obbligatoria anche all’aperto.

Per il resto, il punto di riferimento rimane il Super green pass: il certificato riservato a vaccinati e guariti garantisce l’accesso ad una serie di attività e di servizi.

Il Super green pass consente di entrare nei ristoranti al chiuso e sedersi al tavolo.

In generale, il passaggio in zona gialla determina la riduzione a 4 posti al tavolo, dettaglio non trascurabile nel periodo di Natale.

Dimezzata, inoltre, la capienza di cinema e teatri.

Non ci demoralizziamo. Anzi, il cambio di colore è un incentivo per migliorare. Avanti nell’attrezzare nuovi posti letto Covid e nuovi posti in terapia intensiva, e avanti con le vaccinazioni. Tuteliamo la salute dei calabresi e le attività economiche”, scrive su Twitter il governatore della Calabria, Roberto Occhiuto.

La zona gialla, per ora, non accoglie altre regioni ‘attenzionate. Il Veneto, che sfiora il tetto dei 4.000 contagi quotidiani, cerca di evitare il declassamento sotto l’albero. “Siamo in una situazione di pressione che va tenuta sotto controllo, ma che riusciamo a gestire. La prossima settimana il Veneto sarà ancora bianco, perché non abbiamo raggiunto il limite del 15% di ricoverati covid in area medica (siamo all’11%) mentre siamo oltre gli altri due parametri nazionali richiesti, che sono il 10% di occupazione delle terapie intensive (siamo al 12%) e l’incidenza (siamo a 371,1 casi ogni 100 mila abitanti su un limite di 50)”, dice il governatore Luca Zaia. “Se la prossima settimana dovessimo superare il parametro del 15% dei posti occupati in area medica – aggiunge – vorrà dire che nella settimana di Natale saremo in giallo”.

“Io sono ottimista, credo che non arriveremo in zona gialla. Ma in ogni caso non sarebbe nemmeno una tragedia , si tratta di mettere la mascherina all’aperto, ma per non tornare in zona gialla usiamo comunque la mascherina all’aperto se c’è affollamento”, fa eco da Roma il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, ospite di “Oggi è un altro giorno’ su Rai Uno.

Lazio in zona bianca fino a Natale secondo il pronostico dell’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato. “Sono stanco e preoccupato quanto basta ma non cambieremo colore, si va verso un Natale bianco. Prevediamo di arrivare fino al 25 dicembre in zona bianca, poi vedremo…”, dice a Un giorno da pecora. L’aumento della curva si fa sentire anche nella regione. “Abbiamo una leggera pressione sulla rete ospedaliera ma al di sotto delle soglie” per il passaggio da zona bianca a zona gialla: “L’occupazione dei reparti di area medica è al 12%, quello delle terapie intensive al 9.6%”, spiega.

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