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CIA Calabria: Rafforzare la capacità redistributiva dei regimi pensionistici obbligatori

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La nota stampa di CIA Calabria

Comunicato stampa:

La Commissione Ue nel rapporto sulle pensioni 2018 del sistema previdenziale italiano scrive che “nonostante l’alta spesa pensionistica, la sicurezza in età avanzata, in Italia, è variabile” in quanto “la protezione contro la povertà è inadeguata”. Nonostante le modifiche della mini-riforma del 2016 basata sul principio di equità, si legge nello stesso rapporto, resta aperto il rischio di “pensioni inadeguate per i lavoratori con carriere corte o interruzioni nei decenni futuri”.

Sempre Bruxelles, ricorda che l’Italia nel 2018 “aveva ancora un tasso di persone in stato di seria deprivazione sotto la media per gli over 65 (il 6,7% contro il 7,6% per l’Ue), ma la situazione si è rapidamente deteriorata dall’inizio della crisi del debito sovrano e mostra una tendenza opposta rispetto all’Ue”.

Infatti, nello stesso periodo, il tasso delle persone seriamente deprivate ha raggiunto in Italia, nel 2016, il 10,9% (4,2 punti percentuali in più dal 2008), contro il 5,9% della media Ue (ossia 1,7 punti percentuali in meno) nello stesso periodo.

Secondo l’esecutivo Ue, “l’interazione tra metodo contributivo, un mercato del lavoro più flessibile, tassi di contribuzione più bassi per i lavoratori atipici e gli autonomi, nonché il divario di copertura dei programmi integrativi, potrebbe portare a pensioni inadeguate per i lavoratori con carriere corte oppure interrotte, nei decenni futuri”.

Per la Commissione, “al fine di migliorare l’adeguatezza nel lungo periodo, pur continuando a garantire la sostenibilità fiscale, dovrebbero essere adottate misure per rafforzare la capacità redistributiva dei regimi pensionistici obbligatori”.

Per il presidente regionale dell’ANP Calabria, l’Associazione dei pensionati della CIA, Saverio Tropea, di fronte a tali aspetti sociali evidenziati dall’UE, bisogna fare presto, mettere da parte l’orgoglio dei partiti oggi in Parlamento, dare al Paese un governo nel pieno dei suoi poteri con al centro gli interessi delle fasce più deboli della popolazione, correggendo le diseguaglianze, garantendo un sistema previdenziale sostenibile ma al tempo stesso in grado di assicurare ai percipienti una vita dignitosa.

I pensionati italiani è questo che vogliono e, quantunque con le loro difficoltà e disaggi, partecipano ugualmente, in massa e con dignità, a rafforzare la vita democratica del nostro Paese.

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