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Corri Anywhere, la maratona Dynamo Camp sbarca a Decollatura: la corsa per la felicità

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Corri Anywhere, la maratona Dynamo Camp sbarca a Decollatura: la corsa per la felicità

La maratona itinerante che prende il via da Milano verrà corsa anche nel comune del comprensorio grazie all’impegno di Marialetizia Gentile

Decollatura – Sport ed impegno solidale si incontreranno nella mattinata del 3 aprile a Decollatura grazie a Marialetizia Gentile, giovane ed attivissima madre di due bambini che ha deciso di correre per il “diritto alla felicità”.

Grazie al suo impegno e all’aiuto della titolare della palestra KRAK Team e atleta del Gruppo Sportivo Fiamme Oro Settore Giovanile Pugilato della Polizia di Stato di Roma Giulia Chiodo la 20esima edizione della Milano Marathon – iniziativa promossa dalla nota Fondazione Dynamo Camp – si correrà anche nel comune del comprensorio del Reventino. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Decollatura ed è stata realizzata grazie al sostegno della Polisportiva Audace Decollatura, Società Bocciofila Adami, Pallavolo Decollatura, ASD Libera Danza e Fitness, Moving Emotions e Discovering Reventino.

La maratona benefica si svolgerà anche quest’anno in modalità Anywhere, fornendo dunque a chiunque voglia prendervi parte l’opportunità di correre e di donare al fine di sostenere l’ambizioso progetto portato avanti dalla Dynamo Camp: la creazione di City Camp per rendere fruibile in ogni parte dello Stivale l’innovativa “Terapia Ricreativa”, pensata appositamente per ragazzi affetti da patologie gravi e croniche. Decollatura ha risposto all’appello, attenendosi al regolamento promosso dalla Fondazione: la formazione di team composti da quattro persone che avranno il compito di seguire l’itinerario appositamente organizzato dai promotori dell’iniziativa.

E’ proprio grazie alle parole della Gentile che conosceremo meglio i dettagli di un evento sportivo che promette di attirare un notevole numero di persone spinte dalla generosità e dalla voglia di mettersi in gioco passando una mattinata diversa e, soprattutto, donando per perorare l’importante causa dei City Camp. In tal senso, è importante sottolineare come in rete sia possibile aderire alla raccolta fondi promossa proprio da Marialetizia.

Entriamo quindi nel vivo dell’iniziativa Corri Anywhere grazie a Marialetizia Gentile, che ha deciso di rispondere con generosità a questa breve intervista.

Due gli studi italiani condotti da un gruppo di ricercatori della Sapienza Università di Roma

1 – Iniziamo spiegando cos’è la Maratona Dynamo Camp e lo scopo principale di questa iniziativa. In cosa consiste l’evento che vedrà Decollatura protagonista il prossimo 3 aprile? La maratona Dynamo Camp è un evento che si ripete da venti anni a Milano. Lo scopo è correre per promuovere e realizzare una raccolta fondi destinati a progetti solidali. Tra le associazioni partecipanti a tale maratona c’è proprio la Dynamo Camp. Grazie alla riconferma della modalità Anywhere anche noi Decollaturesi possiamo partecipare all’evento, unendoci in squadre di quattro persone e correndo seguendo l’itinerario programmato (la partenza è fissata da Piazza Perri; i maratoneti attraverseranno Via V. Veneto, Viale Stazione, Via Iuliano, Via Sorbello, Via G. D’Annunzio, Piazza della Vittoria; tappa finale Piazza Perri, n.d.r.). Lo scopo dell’evento è quello di rendere accessibile a tutti la Terapia Ricreativa attraverso la realizzazione di siti Camp in vari luoghi d’Italia. Al momento l’unico Camp è sito a Pistoia, in un’oasi WWF di 900 ettari.

2 – Come sei entrata in contatto con la fondazione Dynamo Camp? Qual è stata la molla che ti ha spinto ad abbracciare la sua causa? Ho conosciuto la Fondazione grazie a Facebook. Non avevo mai organizzato un evento sinora, ma dopo aver letto la locandina dell’iniziativa ho trovato spontaneo mettermi in gioco e senza pensare a niente ho iniziato pubblicizzando l’evento.
Ho successivamente capito il perché di tanto entusiasmo da parte mia. Ho letto una frase di uno scrittore che sosteneva che “Le cose rimangono invisibili senza le parole adatte, o meglio ancora senza che tali parole vengano mai espresse”. 

3 – Parliamo ora di terapia ricreativa. Perché è importante per i giovanissimi con neuro-diversità o affetti da disabilità? La Terapia Ricreativa è un approccio scientifico che consiste nell’affrontare la disabilità e la malattia concentrandosi sulle potenzialità dei bambini e degli adolescenti che ne sono affetti. Le potenzialità di ogni soggetto vengono sperimentate attraverso attività divertenti, inclusive e sfidanti. Sottoponendosi a questa terapia, i ragazzi ritrovano la fiducia in sé stessi: gli effetti positivi di tale approccio sono stati riscontrati e sono durevoli nel tempo.

4 – Pensi che la comunità decollaturese e calabrese in generale sia attenta alle tematiche delle cosiddette “categorie fragili”? Si potrebbe, a tuo parere, fare per i ragazzi e per le loro famiglie qualcosa di più concreto? Io credo che la società decollaturese, calabrese e globale in generale non sia disattenta a tali tematiche per mancanza di volontà, ma perché non sia a conoscenza di tutte le “dinamiche” particolari che ruotano attorno a tematiche così delicate. In molti ignorano cosa ci sia realmente dietro alla parola “disabilità”, termine coniato proprio dalla società e che racchiude tantissime sfumature.
Spesso si opta per un approccio distaccato, impaurito proprio a causa della scarna conoscenza di tali problematiche. La Fondazione Dynamo Camp mette a disposizione volontari, persone di gran cuore e dotate di fortissima empatia, capaci di sfondare il muro di paura e ignoranza e di fare breccia nel cuore dei ragazzi, riuscendo a cogliere le capacità di ognuno di loro. I ragazzi recepiscono tale amore, acquistando così fiducia nelle proprie capacità e realizzando ciò che magari sino a quel momento non erano riusciti a concretizzare a causa dei limiti imposti dalla comunità stessa.
Questi giovanissimi coltivano sogni, ambizioni; hanno desideri, speranze e soprattutto potenzialità da poter mettere a servizio della società: basta solo aprire la mente, conoscerli. Solo così potremo superare i numerosi preconcetti che imprigionano la nostra mente, in primis quello della diversità.

5 – Chiudiamo guardando al futuro: c’è qualche speranza, ambizione, sogno nel cassetto che ti piacerebbe concretizzare per rendere la vita dei bambini con problematiche particolari e dei loro familiari migliore? Il compito di noi familiari che viviamo la “diversità” dei nostri figli è quello di volgere al meglio la loro situazione, regalando loro un futuro migliore. La maratona promossa da Dynamo Camp ha rappresentato per me la molla, un punto di partenza. Mi piacerebbe poter creare una rete di supporto con altri genitori al fine di poter far rispettare i diritti di questi ragazzi, fornendo loro tutto ciò di cui hanno bisogno, tutto ciò che lo Stato può e deve mettere a loro disposizione. Mi auguro che molte famiglie con figli affetti da disabilità prendano parte alla maratona promossa da Dynamo Camp per poter correre uniti indossando la stessa t-shirt che ci renderà tutti uguali per un giorno!

Raffaella De Grazia

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