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Corsi istruzione per adulti, un incontro per trovare possibili soluzioni

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Su sollecitazione del prof. Francesco Greco, presidente dell’Associazione Nazionale Docenti, si è svolto in data 13 luglio 2021 alle ore 14:00 presso la Cittadella Regionale un incontro interlocutorio tra l’Assessore all’Istruzione, Università, Ricerca scientifica e Innovazione della Regione Calabria, dott.ssa Sandra Savaglio, il Dirigente dell’Ambito Territoriale Provinciale di Catanzaro, dott. Luciano Greco, il dirigente scolastico dell’IPSSAR L. Einaudi di Lamezia Terme, prof.ssa Rossana Costantino, e lo stesso Presidente dell’AND, con l’intento di trovare una soluzione condivisa alle problematiche derivanti dalla carente dotazione organica assegnata ai Corsi di Istruzione per Adulti istituiti presso l’Istituto Einaudi per l’anno scolastico 2021/2022.

Erano altresì presenti, per l’ATP di Catanzaro, il funzionario preposto all’ufficio organici, dott.ssa Mariella Lazzaro, per l’IPSSAR Einaudi, le professoresse Rosa Filice e Maria Mazzei, entrambe membri dello staff di Direzione, per la Regione Calabria la dott.ssa Alba Battista, Responsabile Amministrativo della struttura speciale dell’Assessore all’Istruzione, Università, Ricerca Scientifica e Innovazione.

Durante l’incontro, mediato dalla dott.ssa Savaglio, i convenuti hanno espresso, in un clima di reciproca e proficua collaborazione, le motivazioni a supporto delle richieste avanzate dalla scuola e delle scelte assunte dall’ATP di Catanzaro. La dott.ssa Mariella Lazzaro, ha specificato che l’attribuzione dell’organico alle singole scuole è conseguente alla dotazione ricevuta da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria, a sua volta determinata a livello nazionale.

Nonostante la consapevolezza dei dati oggettivi presentati, il dirigente dell’IPSSAR ha, tuttavia, precisato che tale dotazione non può seguire una logica meramente distributiva a prescindere dalle reali esigenze dei vari territori: il numero delle iscrizioni pervenute presso l’istituto è considerevole, attestandosi quasi intorno alle 200 richieste. Dati supportati anche da una positiva seriazione storica che vede negli anni un significativo incremento tra il numero iniziale di studenti iscritti in fase di determinazione dell’organico di diritto e quello degli studenti realmente frequentanti.

A fronte delle numerose richieste di formazione provenienti da adulti che manifestano una forte motivazione dettata dalla necessità di inserirsi nel mondo del lavoro, è stata autorizzata una sola nuova classe per il secondo periodo didattico dell’indirizzo socio-sanitario con un numero eccessivo di corsisti pari a 40 e, addirittura, nessuna nuova classe relativa all’indirizzo enogastronomico nonostante la specifica vocazione dell’Istituto oltre che del territorio calabrese.

Ove tale scelta politica fosse confermata anche in fase di determinazione dell’organico di fatto, l’intero territorio lametino perderebbe un punto di riferimento strategico sia dal punto di vista della formazione che da quello dell’occupazione. Infatti, grazie alla costituzione di un circolo virtuoso tra mondo della formazione e mondo del lavoro si registra, con dati oggettivi, un tasso occupazionale significativo degli studenti in uscita dai percorsi di istruzione professionale indirizzo enogastronomico.

La problematica sollevata dal dirigente scolastico è stata presa in carico da tutti i rappresentanti istituzionali e sindacali. In particolare, il dott. Luciano Greco ha manifestato una particolare attenzione e, in un’ottica propositiva, ha espresso il proprio impegno nella ricerca di possibili soluzioni.

La dott.ssa Savaglio, mediatrice ma anche risoluta partecipe al dibattito, ha condiviso in pieno le ragioni del dirigente scolastico e, pur comprendendo le dinamiche burocratiche che determinano la dotazione organica delle singole istituzioni scolastiche, si è formalmente impegnata a rappresentare la questione all’USR per la Calabria al fine di ricercare positivamente soluzioni che soddisfino le richieste formative del territorio in sinergia col tessuto sociale e produttivo che richiede con forza competenze che attengono al piano socio-sanitario e a quello enogastronomico.

Profonda soddisfazione è stata espressa da tutti i convenuti ben consapevoli che lo sviluppo di un Paese non può prescindere da un impiego significativo di risorse economiche e finanziarie nel campo dell’istruzione e della formazione.

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