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Covid, variante Omicron e Xe: quali sono i sintomi

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Coronavirus: negli anticorpi un gene cruciale per il vaccino

Il National Health Service britannico ha aggiunto all’elenco dei disturbi provocati dalla malattia

Covid in Italia, nuova variante Xe. E’ più pericolosa? I sintomi sono gli stessi? Durata e incubazione cambiano? Xe è classificata come una variante ricombinante di Omicron 1 e 2.

“Non sembra più aggressiva, più mortale e più patogenetica”, sottolinea Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova. E anche la maggiore contagiosità va approfondita. L’Oms ha infatti fatto sapere che le prime stime su questa mutazione suggeriscono che potrebbe essere il 10% più contagiosa di Omicron 2, ma “questo dato richiede ulteriori conferme”.

Intanto però in Gran Bretagna, proprio alla luce delle nuove varianti, il National Health Service ha aggiornato la lista ufficiale dei sintomi del Covid-19. Ricordando che in alcuni casi sono molto simili a quelli di altre malattie, come il raffreddore e l’influenza, afferma che febbre, tosse, perdita dell’olfatto e del gusto, mancanza di respiro, sentirsi stanchi o esausti e avere dolori muscolari e ossei sono tra i sintomi. Ci sono anche il mal di testa, il mal di gola, naso chiuso o che cola, perdita dell’appetito, diarrea e sentirsi genericamente poco bene male o malati.

Secondo l’ultimo report dell’Oms, la sottovariante Omicron 2 (BA.2) di Sars-CoV-2 è ormai dominante e arriva a sfiorare il 94%.

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