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De Biase propone l’area metropolitana di Lamezia e dell’hinterland

3 min di lettura

Una nuova realtà urbana, Lamezia e comuni del comprensorio? Una proposta da far discutere!

Comunicato Stampa

Un’area che si possa misurare dopo Corigliano-Rossano? O magari con l’area metropolitana di Reggio Calabria? Senza non contare l’idea da sempre in itinere, di Cosenza-Rende?

Insomma come evidenziava il compianto amico, On. Costantino Fittante, su una ipotesi di unione dei comuni del lametino, probabilmente si potrebbe diffondere la consapevolezza nei Comuni del comprensorio lametino, che bisogna costituire un’aggregazione per opere assieme rispetto alle problematiche dei servizi e dello sviluppo.

Ricordo che nel 2007, il Centro Riforme Democrazia Diritti, organizzò un incontro invitando i Sindaci del comprensorio per sottoporre la proposta di istituire l’Unione dei Comuni come prevista dalla legge 142 del 1990.

Ergo, Lamezia e i comuni del corollario potrebbero avviare una nuova e interessante area comprensoriale di grande rispetto e protagonismo positivo, quindi corpo, vitalità e sostanza?

Sarà opportuno e utile aggregarsi, senza mettere in discussione o cancellare l’identità e l’autonomia dei singoli Comuni?

In breve, una entità istituzionale superiore, con competenze ben individuate dalle norme previste e soggetti di delega di funzioni statali e regionali – da esercitare nell’interesse dei territorio e delle popolazioni con l’utilizzazione di finanziamenti dello Stato e della Regione riservate a questo tipo di operazioni.

Certamente, si avverte l’esigenza vitale di rilanciare in un grande progetto comprensoriale, attualizzandolo rispetto alle passate valutazioni rimaste ferme nel tempo e che non hanno avuto positivi sviluppi a causa della debolezza delle classi dirigenti che si sono succedute e un mancato perseverare.

Potrebbe una idea questa rappresentare uno dei principali pilastri dell’Area centrale della Calabria?

Una idea che deve essere intesa non come una semplice unione d’intenti tra più comuni, ma soprattutto come una cerniera di un comprensorio che potrebbe valere e contare nei termini e nei modi che il nuovo sviluppo richiama.

Naturalmente coinvolgendo nel progetto tutti i Comuni che ricadono su questa parte di territorio, ognuno con una propria specificità, si potrebbe ipotizzare la porta della Regione Calabria.

Osservare nel contesto, la gestione per esempio, del ciclo integrato dei rifiuti!!

Delle acque, che assicuri continuità e qualità delle risorse idriche; potenziamento e tutela maggiore del sistema sanitario imperniato sugli ospedali di Lamezia Terme e dell’area montana di Soveria Mannelli, nonchè sulle strutture private; sviluppo e potenziamento del termalismo, inteso sia come servizio di cura e prevenzione, sia come elemento di attrazione turistica;

Una sana politica della mobilità, con particolare attenzione ai collegamenti tra i vari comuni del comprensorio sia su gomma, sia su rotaia.

Politiche per la promozione culturale e del turismo con la creazione di un ambizioso progetto di marketing territoriale che formi a sua volta un’offerta per un mercato del turismo in espansione e continua evoluzione; politiche della solidarietà e della promozione sociale, nonché progetti per fronteggiare e affrontare anche sotto l’aspetto umanitario, il prevedibile aumento dell’immigrazione.

In breve l’incontro voluto ultimamente dall’amministrazione comunale di Lamezia con i comuni viciniori, può avere un seguito finalizzato?

Si può pensare di trovare una strategia comune su alcune tematiche e quindi stringere accordi operativi per superare alcune limitazioni attuali?

L’appello è rivolto al Sindaco Paolo Mascaro, quanto al Presidente del Consiglio Giancarlo Nicotera, così da mostrare alla città e al suo comprensorio, che la politica può interagire e favorire lo sviluppo di un intero territorio. Sarà così ?

Già Presidente C. Comunale
Salvatore De Biase

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