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Diocesi di Lamezia Terme. Incontro online su Rosario Livatino

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“Quanto siamo stati credibili”. In preparazione alla beatificazione, l’ufficio per le comunicazioni sociali della Diocesi di Lamezia Terme, in collaborazione con l’ Unione Cattolica Stampa Italiana (Ucsi) Calabria, promuove un momento di approfondimento sulla figura e la testimonianza di santità del magistrato siciliano

Il prossimo 9 maggio, nella Cattedrale di Agrigento, il cardinale Marcello Semeraro prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi presiederà la cerimonia di beatificazione di Rosario Livatino, il giovane giudice siciliano ucciso il 21 settembre 1990 a soli 38 anni. Il 22 dicembre 2020 Papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto che ne riconosce il martirio “in odio alla fede”.

In preparazione alla beatificazione, l’ufficio per le comunicazioni sociali della Diocesi di Lamezia Terme, in collaborazione con l’Unione Cattolica Stampa Italiana (Ucsi) Calabria, promuove un momento di approfondimento sulla figura e la testimonianza di santità del magistrato siciliano, esempio di una fede che si incarna nel quotidiano e diventa ricerca di giustizia e bene comune.

Dopo i saluti del vescovo Giuseppe Schillaci e del presidente dell’Ucsi Calabria don Valerio Chiovaro, interverranno Salvatore Cardinale, presidente emerito della Corte d’Appello di Caltanissetta e collega di Rosario Livatino, e Giuseppe Ferrise, consigliere diocesano dell’Azione Cattolica settore adulti e già incaricato regionale per il settore giovani Azione Cattolica.

Coordinano la discussione, Saveria Maria Gigliotti e Salvatore D’Elia dell’ufficio per le comunicazioni sociali della Diocesi di Lamezia Terme. Diretta sulla pagina facebook e sul canale YouTube della diocesi lametina a partire dalle 21 di giovedì 6 maggio.

Incontrando nel novembre del 2019 i membri del Centro Studi Rosario Livatino, Papa Francesco lo ha definito il giudice presto Beato “un esempio non soltanto per i magistrati, ma per tutti coloro che operano nel campo del diritto: per la coerenza tra sua fede e il suo impegno di lavoro, e per l’attualità delle sue riflessioni”.

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