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Divertissement con Rocco Papaleo: una serata indimenticabile al Teatro Grandinetti

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Divertissement con Rocco Papaleo: una serata indimenticabile al Teatro Grandinetti

Domenica 14 aprile, al Teatro Grandinetti la rassegna Vacantiandu ha ospitato uno dei volti più amati del grande schermo italiano

Rocco Papaleo, ci ha accolto a teatro direttamente in platea. Sipario già aperto, un inusuale odore di cibo (inusuale a teatro) si propaga per tutto l’ambiente, le quinte sono sollevate e lo spettatore osserva tutto quello che accade dietro, lui fa foto con il pubblico, chiacchiera disponibile e sorridente e ci annuncia, dopo aver accontentato tutti e salutato la galleria, l’inizio dello spettacolo.

Ho parlato di odore di cibo, giusto? Si, perché il palcoscenico è una vera e propria cucina: una dispensa sulla destra ospita qualche bottiglia di vino e un pianoforte digitale e a sinistra, un omone, che ha più l’aria di un buttafuori che di un cuoco, sta dietro una cucina mobile, perfettamente organizzata, e armeggia intorno ai fornelli, preparando quella che dall’odore sembra una zuppa.

E poi c’è lui, Rocco Papaleo, che ci invita a metterci comodi, imbraccia la chitarra e inizia un vero e proprio viaggio attraverso racconti e pensieri, qualcuna vera e qualcuna di fantasia (come lui stesso afferma alla fine).

Affiancato dal pianista Arturo Valiante, un po’ cantando e suonando (brillantemente aggiungerei), un po’ raccontando, la serata si trasforma in un trionfo di risate ed emozioni positive, con un pubblico coinvolto che ascolta, ride e interagisce con l’attore.

Si stupisce quando l’omone di cui vi parlavo prima (quello che cucina…), all’anagrafe Giampiero Dadalto, si trasforma in un interprete straordinario e intona standard americani, continuando a girare la sua zuppa; si commuove quando l’attore ci racconta della stazione della sua città e di quei treni che non perdi perché non passano mai; ride al racconto del suo rocambolesco incontro amoroso, con la madre nell’altra stanza che “russa come un aereo in volo”.

Aneddoti spassosi, cantati e raccontati con sincerità, ricordi quasi pensati ad alta voce, si susseguono e si intrecciano alla musica, emozionando il pubblico in sala e rendendo “Divertissement” un’esperienza indimenticabile.

 

A fine spettacolo, Rocco Papaleo ringrazia tutti e ci invita a salire sul palco ad assaggiare la zuppa. Il sipario rimane aperto e qualcuno si fa servire un piatto, qualcuno chiede altre foto e lui continua a chiacchierare amabilmente con chi lo avvicina.

Il teatro ha registrato con questo spettacolo l’ennesimo sold out della stagione teatrale Vacantiandu. Dopo la pausa forzata covid, che l’associazione aveva affrontato dando spazio alle realtà del territorio e mantenendo l’attenzione sull’importanza del teatro, quest’anno, uno spettacolo dopo l’altro, il direttore artistico, Nico Morelli ha messo in piedi un cartellone di una qualità straordinaria, scegliendo spettacoli divertenti e portando sul palco del teatro degli artisti immensi.

Impeccabile, come sempre, l’organizzazione, capitanata da un professionale Walter Vasta in biglietteria, sempre disponibile con la stampa, pronto a venire incontro alle mille esigenze del pubblico, Angela Gaetano e Sabrina Pugliese in sala, sorridenti e disponibili e tutto il team de “I Vacantusi”.  Una macchina ben avviata che sta rendendo omaggio ad una Lamezia Terme desiderosa di vivere la stagione teatrale attiva nelle grandi città italiane.

Così ieri sera, in una tiepida domenica di aprile, grazie al contributo de I Vacantusi, una delle più attive Associazioni sul territorio, la via che conduce al Teatro Grandinetti era illuminata e gremita di persone.  Uno spettacolo nello spettacolo.

Tiziana De Matteo

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