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Guccione: Sulla vicenda dei vaccini qual è la verità?

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“Troppi gli interrogativi a cui, fino ad oggi, nessuno ha dato risposte creando la più totale confusione”

Comunicato stampa

COSENZA –  Le dosi vaccinali che vengono consegnate ad Asp e Aziende ospedaliere della Calabria risultano insufficienti: è a rischio anche la somministrazione della seconda dose per i pazienti over 80 che devono completare il ciclo vaccinale.

Sul sito del Ministero questa mattina risultano consegnare 234.270 dosi, ma ne sono state somministrate 173.733: è stato utilizzato il 74,2% delle dosi consegnate. Perché le altre sono ancora ferme e giacciono nei frigoriferi? L’Ufficio del commissario e la Regione Calabria facciano chiarezza su questi numeri e dicano, fino in fondo, qual è la verità.

Quali sono criteri di distribuzione dei vaccini per ogni Asp della Calabria e, di conseguenza, come vengono poi suddivisi sui territori? Sono tante le cose che non sappiamo: ad esempio, quanti infermieri di comunità sono stati assunti dei 320 previsti per la Calabria con risorse predisposte dal governo nazionale? Rispetto alle Unità speciali di continuità assistenziali (Usca) quanti medici e infermieri sono attualmente operativi, considerando che per ciascuna Usca bisognerebbe assumere 4 medici e 4 infermieri?

Che fine ha fatto il personale sanitario reclutato con il bando Arcuri dello scorso dicembre 2020, destinato all’assunzione di 3.000 medici, 12.000 infermieri e assistenti sanitari per la campagna vaccinale, per implementare i punti vaccinali nel nostro Paese?

In Calabria quante persone sono state assunte e in quali punti vaccinali operano? Troppi interrogativi senza risposte che gettano diverse ombre sull’incapacità di organizzare un Piano straordinario di vaccinazione di massa al punto da dover inviare in Calabria un team di pianificatori della Difesa e della Protezione civile a sostegno della Regione e del Commissario ad acta.

Continuiamo a rimanere in fondo alle classifiche: siamo ultimi in tutto. E non credo che dipenda da un destino cinico che si è accanito sulla nostra regione. Semplicemente qualcosa non ha funzionato e continua a non funzionare nel sistema di gestione della Regione e dell’Ufficio del commissario.

Ancora un esempio: ad agosto 2020 fu adottata una delibera che prevedeva, tra l’altro, l’efficientamento della Rete vaccinale dell’Asp di Cosenza in relazione alla pandemia. Venne prevista una spesa di 900mila euro ma, ancora oggi, non si riesce a capire che fine abbia fatto questo progetto di potenziamento della Rete vaccinale dell’Asp di Cosenza.

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