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Impegno comune per Lamezia: Calabria zona rossa per incapacità

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calabria zona rossa

Nonostante dieci anni di commissariamento, caratterizzati da sprechi, tagli al personale e di chiusure di ospedali e di reparti, il commissariamento deve continuare fino al 2023 e la Calabria è zona rossa!

Comunicato Stampa

Questo è quanto ha stabilito il nostro Governo, eppure la Calabria grazie all’intervento dello Stato avrebbe dovuto cambiare pagina allineandosi a regioni più virtuose, ma invece questa inversione di marcia non c’è stata; anzi tutt’altro …LEA non garantiti, disservizi, carenza di personale e apparecchiature vecchie di decenni.

Oggi ci troviamo con ospedali al collasso, disavanzi peggiori rispetto a dieci anni fa e dei servizi che si mantengono per la buona volontà e lo spirito di sacrificio degli operatori sanitari che oltre a lavorare in condizioni pessime vengono continuamente derisi e maltrattati dagli utenti che non si rendono conto di cosa vuol dire lavorare nelle nostre strutture e cercare di mantenere una qualità dei servizi alta.

Siamo in piena emergenza sanitaria, lo siamo dal mese di febbraio, nessuno poteva pensare di essere pronto dopo solo un mese, di fronte a quanto è successo, ma oggi, nel mese di novembre le cose dovrebbero essere diverse, invece no.

La Calabria è zona rossa, quando i numeri dicono che saremmo potuti essere l’unica regione di Italia Verde, perché nella regione Calabria non è stato fatto nulla: assunzione di 500 medici, centro regionale Covid, rete territoriale rafforzata, aumento dei posti letto di malattie infettive e di rianimazione.

È inutile fare polemiche ma bisogna trovare soluzioni, se la Calabria è zona rossa oggi lo è per colpa di un sistema sanitario completamente inefficiente e inadeguato, pensare di sistemare tutto è impossibile ma attivarsi (sempre meglio tardi che mai) per risolvere i problemi sanitari e poter quanto meno gestire le criticità che verranno è la cosa più importante!

La Regione e il Commissario facciano fronte comune per risolvere i problemi, si mettano da parte le polemiche e si trovino soluzioni, il tempo è poco e bisogna utilizzare questo periodo di look down per tamponare dove possibile.

La politica sia da stimolo, i parlamentari, i consiglieri regionali e Anci Calabria si muovano per cambiare quelle che sono le attuali valutazioni romane.

Basta perdere tempo in gioco c’è là sopravvivenza dei cittadini calabresi.

Rosy Rubino, Alessandro Saullo e Giovanni Saladini
Consiglieri comunali

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