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Il lametino Paolo Giudice alla maratona di New York

1 min di lettura

Un giovane lametino di 24 anni, Paolo Giudice, è volato a New York il 5 novembre del 2023 per partecipare alla più importante maratona dei nostri tempi

Ha portato con sé il desiderio di testimoniare il disagio di un’intera generazione oltre agli indumenti necessari per gli allenamenti, ripetuti più volte sul lungomare nella fascia Lametina del Tirreno; quel mare da cui salpavano i bastimenti con i braccianti meridionali in cerca di riscatto al di là dell’Atlantico e le valige di cartone.

Il cortometraggio di Domenico Isabella e Paolo Giudice non rievoca una normale esperienza migratoria figlia della fame e della miseria, ma l’atto esemplare di portare nelle strade di New York il nome di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Due simboli scelti per raccontare la lotta alla mafia per il riscatto dall’illegalità.

Due simboli che raccontano anche il destino dei ragazzi del sud a cui viene negato il diritto a costruire il loro futuro nella propria terra, dove anche questo diniego è un cedimento silente all’illegalità e alla rassegnazione.

 

Il loghi di quattro fondazioni antimafia sulla canotta di Paolo Giudice hanno percorso, insieme a lui, i 42 km della maratona.

Una maratona che Paolo Giudice ha vinto già prima di partire nel segno di un infinito dolore ma anche di una rinnovata speranza.

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