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Lamezia. Ancora assenze dei “dissidenti” in consiglio comunale

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Mascaro: sono aperto ad ogni chiarimento, a qualsiasi colloquio da un punto di vista politico, ma che ci siano contenuti

Si è tenuto oggi, in seconda convocazione, il consiglio comunale della città di Lamezia Terme. Anche questa volta, sei consiglieri della maggioranza, Zaffina, Costantino, Mastroianni, Gatto, Saullo e Saladini, non si sono presentati, confermando il loro ostruzionismo nei confronti del primo cittadino.

In apertura il presidente del consiglio comunale, Giancarlo Nicotera, ha ricordato il sen. Arturo Perugini a 40 anni dalla sua scomparsa.

Alcuni consiglieri della minoranza si sono espressi in merito a questa situazione.

Cittadino (Nuova Era): Il sindaco ha lasciato intendere che ci siano una sorta di ricatti da parte dei sei consiglieri, io mi aspetterei delle risposte, credo sia un obbligo morale verso i colleghi consiglieri ma soprattutto verso la città. La nostra presenza andrebbe a mettere una pezza che però non risolve il problema.

In seguito a queste dichiarazioni la consigliera abbandona l’aula.

Pegna (UDC): mi associo al ricordo di Perugini, nel giorno della sua scomparsa sentire il suo nome può solo farci bene. Nella maggioranza c’è gente che copre col civismo la sua vocazione politica.
Siamo al secondo consiglio comunale che si effettua grazie alla responsabilità della minoranza.
Chiamerei tutti al rispetto, il consiglio deve andare avanti, ci sono tantissime mozioni arretrate da mesi, la soluzione non è tornare al voto e avere l’Amministrazione in mano ai commissari per un anno, mi auguro che il sindaco riesca a ricucire questo strappo che evidentemente risponde a logiche di una vecchia politica.

Gianturco (LPDT) : è un momento difficile per la città che deve sapere quali siano le ragioni “politiche” di questa assenza. La maggioranza ad oggi non c’è, il sindaco deve sentire i dissidenti e per rispetto della città deve dire cosa sta succedendo. Non possiamo rimanere in questo stallo, se non si trova un accordo, si vada al voto.

D’Amico (RiapriAmo Lamezia) : Faccio un richiamo alla responsabilità, posso capire i bisogni personali e i contrasti, ma perdere occasioni quali quelle del PNRR mi sembra una cosa molto triste. Pensiamo che nei paesi limitrofi stanno facendo di tutto per usufruire di questi fondi. Porgo un invito alla responsabilità ai miei colleghi di maggioranza, affinchè si trovi un accordo col sindaco.

Villella (PD): la minoranza sta dimostrando il senso di responsabilità, ma è giusto che oggi la minoranza stia qui seduta? Concretamente credo che dovremmo allontanarci, non possiamo costituire la stampella ad una maggioranza che scricchiola da tutte le parti.

Piccioni (LBC): credo che negli assenti non ci siano solo interessi personali ma anche “delusioni”. La mozione di sfiducia è un atto importante, ma se mancano i consiglieri che vorrebbero sfiduciare, se c’è la volontà seria, io sarò presente, per un dovere di trasparenza ai miei elettori.
A differenza delle altre volte, è evidente che qualche problema c’è, il sindaco ha il dovere di capire dove risiede questo problema, e risolverlo.

Mascaro: doveroso ricordo a Perugini, padre nobile di questa città e sognatore. Ricordo la sua passione e il suo amore. E’ doveroso che la sua memoria sia sempre dentro di noi. Il comune di Lamezia Terme è un comune modello, questa crisi politica fa a pugni con il mandato amministrativo. Sono aperto ad ogni chiarimento, a qualsiasi colloquio da un punto di vista politico, ma che ci siano contenuti.

Successivamente la minoranza si consulta e, ad eccezione di Villella (PD), torna in aula.

Si discutono quindi una piccola parte di mozioni presentate dalla minoranza, che vengono tutte approvate vista la mancanza dell'”opposizione”, ovvero della maggioranza che possa, avendone i numeri se tutti presenti, controbattere.

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