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Lamezia. Giovanni Chinnici a “Il Sabato del Villaggio”

2 min di lettura
Giovanni Chinnici

Attesa sabato per il figlio del giudice fatto esplodere dalla mafia

Sabato 22 aprile, ore 18.00, nella consueta cornice del Seminario Vescovile di Lamezia Terme, terzo appuntamento targato «Sabato del Villaggio» 2023 con l’avvocato Giovanni Chinnici, figlio di Rocco Chinnici, celebre giudice, capo e maestro di Falcone e Borsellino, ucciso con una Fiat 127 imbottita di esplosivo davanti alla sua abitazione a Palermo il 29 luglio 1983.

Rocco e Giovanni Chinnici
Rocco e Giovanni Chinnici

«Il 29 luglio 1983 – ha dichiarato il direttore artistico Raffaele Gaetano –  Rocco Chinnici venne ucciso con un’autobomba davanti casa sua. Era capo dell’Ufficio Istruzione del Tribunale di Palermo ed era un magistrato scomodo. Scomodo perché aveva già capito tutto: le dimensioni gigantesche della mafia, la sua pericolosità, i collegamenti con altre organizza-zioni criminali, persino il forte e inquietante rapporto tra mafia e politica. Le sue intuizioni, dalle indagini finanziarie al coordinamento della polizia giudiziaria, dal reato di associazione a delinquere al lavoro in pool, sono state le basi del maxiprocesso di Palermo. Lui stesso è stato il capo e il maestro di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. A quarant’anni dal suo tragico omicidio, il figlio Giovanni ne ripercorrerà per noi la storia».

Ora qualche cenno sulla protagonista dell’evento. Giovanni Chinnici, avvocato civilista, è figlio del noto giudice Rocco Chinnici. Nel 2003 è stato tra i promotori della fondazione dedicata a suo padre, ricoprendo il ruolo di Coordinatore del Comitato di Studi e organizzando diverse iniziative di ricerca in ambito giuridico, economico e sociale.

Rocco Chinnici
Rocco Chinnici

Il «Sabato del Villaggio» è promosso esclusivamente da partners privati che hanno inteso legare il proprio nome a una rassegna di alta cultura. Rappresenta un esempio di come l’imprenditoria più illuminata può generare positività in un territorio socialmente disastrato come quello calabrese. Un patrimonio da non disperdere.

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