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Lamezia. Mercurio (Fdl): appello al sindaco, subito i tamponi alle famiglie rom

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rosina mercurio

L’emergenza Coronavirus ha riportato in primo piano il ruolo dei sindaci nelle vesti di ufficiali di Governo, con potere di emanare ordinanze contingibili ed urgenti allo scopo di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica, come consentito anche dall’art 5 comma 5 del T.U.E.L.

Comunicato Stampa

Il sindaco, in particolare in caso di emergenza sanitaria può adottare provvedimenti urgenti atti al contenimento del contagio tenuto conto della specificità dei luoghi e della morfologia del territorio locale, anche dal punto di vista della presenza di etnie diverse;

Nella nostra città, dopo l’assembramento sociale di centinaia di persone in occasione del funerale svoltosi venerdi 18 aprile per la prematura e tragica scomparsa di un padre di famiglia di etnia rom, il ruolo del sindaco ed il suo potere di emanare ordinanze urgenti sta rivestendo un ruolo ancor di più di primo piano; la presenza della folta comunità di etnia rom nel territorio lametino è nota alla cronaca ed in questo particolare momento di emergenza sanitaria la situazione non può sfuggire di mano alla classe politica dirigente, diversamente, verrebbe seriamente messa in pericolo la salute sia delle famiglie colpite dall’evento, sia dell’intera comunità cittadina per i rischi di contagio.

Ci deve essere maggiore raccordo con le imprese funebri del territorio, uno dei pochi luoghi di possibile assembramento sociale rimasto aperto al pubblico.

Fratelli d’Italia chiede al Sindaco, se ancora non ha provveduto, di far effettuare i tamponi alle famiglie rom che risiedono in particolare nelle zone di scordovillo e “ciampa di cavallo”, quest’ultima il quartiere dove si è svolto il corteo funebre senza rispetto della normativa.

Lo si chiede in via preventiva sia a tutela della salute di queste famiglie sia di quella della comunità lametina.

Per coloro i quali verranno individuati aver partecipato ai funerali di venerdi 18 aprile, riteniamo non sarà sufficiente ordinare loro la quarantena per arginare il rischio di eventuale contagio, chiediamo quindi al sindaco di predisporre la vigilanza dei luoghi in cui saranno domiciliati attraverso il pattugliamento.

Non è un processo alle intenzioni, ma una proposta al fabbisogno di prevenzione della salute di tutti.

Avv. Rosina Mercurio
Fratelli d’Italia

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