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Lamezia. Non solo la città, ora anche la maggioranza è allo sbando

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Non solo una città allo sbando, ora Paolo Mascaro ci omaggia anche di una maggioranza allo sbando

Comunicato Stampa

Non solo una città allo sbando, invasa dai rifiuti e discariche abusive in ogni dove, incapace di utilizzare se non di striscio le risorse dei percettori del Reddito di Cittadinanza nelle tante opportunità offerte dai Progetti di Utilità Collettiva, ferma sui progetti del PNRR, praticamente marginale nelle scelte gestionali e progettuali delle partecipate (Sacal, Multiservizi, Lamezia Europa), assente dai tavoli sovraccomunali in cui si delineano e si decidono le sorti delle grandi infrastrutture e degli investimenti (Alta Velocità ferroviaria, raccordo ferroviario dell’Istmo, intermodalità Aeroporto/Porto di Gioia Tauro), ma ora Paolo Mascaro ci omaggia anche di una maggioranza allo sbando.

E non può certo cavarsela facendo il finto tonto, perché è sulla bocca di tutti il fatto che alcuni dei suoi sodali di antico lignaggio politico che, travestiti da civiche educande, gli hanno fatto vincere le elezioni con i loro pacchetti di voti clientelari, ora hanno deciso d’esser venuto il momento di chiedergli il conto, ovvero assessorati di peso e di prebende, o in mancanza di mostrargli i muscoli, facendo mancare il numero legale per le sedute del Consiglio Comunale.

Lui d’altro canto non pare che sia da meno in questi giochetti politici da vecchi marpioni.

Abbiamo tutti visto i suoi ripetuti movimenti di avvicinamento alla Lega di Salvini e del Ministro dell’Interno, Piantedosi, come l’assenza alla manifestazione dei sindaci contro l’Autonomia Differenziata, la mancanza alle manifestazioni di Memoria dell’Olocausto e di contro la calorosa presenza a quella sulle Foibe e la gioiosa partecipazione alle manifestazioni di natura politica dei ministri leghisti (non vogliamo credere che in proposito c’entri qualcosa la recente visita in Comune della DDA per il sequestro delle carte del Progetto sull’ex Cantina Sociale di Sambiase).

Sono, queste schermaglie, nient’affatto indifferenti per una città messa allo sbando e che finisce per pagare le conseguenze di questo immobilismo, per di più aggravato da un’inspiegabile commistione di ruoli con una parte dell’opposizione, che, invece di mettere i due opposti schieramenti della (fu) maggioranza di fronte alle loro responsabilità, si presta anche a fare da stampella del Sindaco.

Noi non possiamo che chiamare tutti alla chiarezza ed a comportamenti conseguenti. Da una parte il Sindaco e la sua maggioranza innanzitutto chiariscano nella sede deputata del Consiglio Comunale i motivi reali della crisi nei loro rapporti, perché non possono costringere la città a morire di asfissia sotto i miasmi dei loro appetiti di potere.

Dall’altra le forze progressiste, con le quali stiamo conducendo giuste e necessarie battaglie contro il PSC e contro le ombre che stanno dietro alla svendita ed alla demolizione dell’ex Cantina Sociale di Sambiase, chiariscano, non a noi ma agli elettori progressisti, se vogliono continuare sul terreno del confronto leale e lineare o invece giocare alle tre carte, facendo a fasi alterne a volte gli oppositori ed a volte le stampelle di questa moribonda amministrazione.

Attivisti M5s Lamezia

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