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Lamezia. Nucifero: chiarimenti su rientro a scuola senza certificato

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“Tante le famiglie degli studenti che ci hanno segnalato che non tutti i dottori sono disponibili a rilasciare la documentazione”

Comunicato Stampa

L’avvocato Fernando Nucifero dirigente e responsabile del comparto istruzione del movimento civico lametino Patto Sociale si sofferma sulla recente legge emanata dal Consiglio della Regione Calabria relativa all’abolizione dell’obbligo gravante sulle famiglie della produzione di un certificato medico ai fini del rientro a scuola dei propri figli in seguito a malattia prolungata.

La nuova disciplina – esordisce Nucifero –  ha rimosso un vincolo vetusto ed anacronistico risalente addirittura al 1967 semplificando l’iter burocratico in materia delle disposizioni per le certificazioni sanitarie che rimangono necessarie solo per situazioni specifiche e limitate che hanno periodi di isolamento domiciliare stabiliti normativamente mentre in tutti gli altri casi – continua l’esponente di Patto Sociale – la giustificazione diventa solo un atto amministrativo.

Tuttavia – sottolinea Nucifero – il cambiamento attuato sta comportando delle problematiche applicative inerenti la giustificazione per motivi di salute dell’assenza degli allievi nell’ambito delle deroghe al limite minimo di presenza previste per la validità dell’anno scolastico.

Sono tante, infatti, le famiglie degli studenti che ci hanno segnalato che non tutti i dottori sono disponibili a rilasciare la documentazione, consigliata con solerzia e per sicurezza da  alcune scuole ai genitori i cui figli sono stati assenti per malattia, che giustifichi il periodo interessato al fine di defalcare eventualmente i giorni di mancata frequenza alle lezioni dal monte orario massimo delle ore consentite.

Scorporo che a volte risulta fondamentale per scansare il superamento delle soglie di assenza determinate oltrepassate le quali l’alunno non può essere scrutinato.

Situazione questa descritta che – conclude Nucifero –  genera lecite perplessità e dilemmi necessitando, pertanto, di interventi immediati chiari ed univoci per dare risposte definite garantendo la certezza del diritto evitando di esporre i giovani al rischio concreto della bocciatura.

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