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Lamezia. Pegna: scioglimento consiglio comunale scelta non sensata

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Non comprendo questa sentenza che blocca ancora una volta la vita amministrativa di Lamezia Terme per qualche mese.

Comunicato Stampa

In attesa di rivotare in 4 sezioni su 78, il cui esito non stravolgerebbe certo il risultato dello scorso novembre, perché sospendere un’intera amministrazione e fare tornare un commissario?

Trovo poco comprensibile che un Consiglio comunale, a lavoro silenzioso ma serio, continuo e con grande spirito collaborativo su tanti obiettivi nonostante il lungo lockdown, venga fermato per la possibile sostituzione al massimo di uno o due consiglieri. Vista la situazione delicata della Città, vasta e importante, vero centro della Regione, ma paralizzata da anni, io stesso ho cercato di superare il concetto anacronistico e calcistico di opposizione per partito preso, convergendo su ogni obiettivo utile a Lamezia, al di là delle appartenenze e dei soliti schemi più da tifoseria ultras che da politica volta al bene comune.

A mio parere, in questo momento difficile, privare ancora una volta della sua amministrazione una Città di 70mila abitanti e 162mila km quadrati di territorio (quattro volte quello di Cosenza e di un terzo maggiore di Catanzaro), non è stato del tutto sensato e non risponde ad una logica utile al bene della collettività, anche a giudicare dai numeri in questione. Insieme al mio gruppo di centrodestra continueremo a lavorare, confidando in un rapido ripristino della normale vita democratica che, con tutto il rispetto, non può essere affidata orami sistematicamente a commissari. Altrove, anche per fatti altrettanto seri, non si è visto l’utilizzo delle stesse misure. Detto ciò, i fatti di per sé sono indiscutibilmente gravissimi e mi auguro che, come accaduto oggi a Reggio Calabria, si individuino i responsabili di ogni azione fraudolenta e meschina, tesa ad alterare l’esito di una consultazione elettorale per fini personali o di gruppi paramafiosi, assicurandoli alla giustizia. Si diano al più presto risposte tangibili ai cittadini, oramai stanchi di assistere a continue sospensioni della normale attività amministrativa senza che, quantomeno, si abbiano i nomi dei responsabili.

Lamezia deve liberarsi di queste losche figure che, muovendosi torbidamente intorno ai partiti, inquinano in modo inaccettabile la vita politica e la stessa Città, pregiudicandone lo sviluppo, la civile convivenza, il senso di legalità e anche l’immagine. I dirigenti dei partiti, da parte loro, devono vigilare in modo attento e senza alcuna omertà, perché accadimenti di questo tipo, che umiliano un intero territorio, non sono più tollerabili. Il confronto civile e costruttivo di questi mesi all’interno del Consiglio comunale, senza sterili e litigiose contrapposizioni, ma in un clima costruttivo e propositivo, deve essere di buon auspicio e motivo di ottimismo per il futuro di questa Città.

Ruggero Pegna

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