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Lamezia. Successo per il convegno nella giornata mondiale dell’Omeopatia

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Lamezia. Successo per il convegno nella giornata mondiale dell'Omeopatia

Venerdì 14 aprile nella sala della Biblioteca Comunale, si è tenuto il convegno sul tema “Il contributo dell’omeopatia nel percorso di umanizzazione della medicina”, in occasione della Giornata mondiale dell’Omeopatia 2023

La Federazione Italiana delle Associazioni e dei Medici Omeopatici (FIAMO), in ricordo della nascita del suo fondatore, il dott. Hahnemann, organizza ogni anno in Italia e in tutto il mondo, un incontro informativo e divulgativo sull’Omeopatia, volto a diffondere una corretta conoscenza di questa disciplina olistica che pone al centro della terapia l’individuo nella sua interezza.

L’evento, patrocinato dal Comune di Lamezia Terme, si è aperto con una breve presentazione da parte del dott. Sebastiano Di Salvo, coordinatore della Sezione Calabria Sicilia della FIAMO e dell’assessore alla Cultura del Comune di Lamezia Terme, dott.ssa Giorgia Gargano.

“Il tema dell’incontro di oggi – dice il dott. Di Salvo- è centrato sul contributo dell’approccio omeopatico nel percorso di umanizzazione della medicina, in risposta alla necessità che la medicina stessa riprenda il suo aspetto più umano, lasciando da parte quello più tecnico e tecnologico.

Gli interventi programmati sono legati dal “fil rouge” della ricerca del benessere vista attraverso la molteplicità dei saperi legati alla medicina.

La FIAMO, associazione che io rappresento, – prosegue il dott. Di Salvo- fa parte di entità più ampie a livello mondiale, come la LIGA – (Liga Medicorum Homoeopathica Internationalis) e la ECH (The European Committee for Homeopathy). Questi tre enti sono legati da un’opera di divulgazione, che prevedono domani altri due incontri a Reggio Calabria e a Messina su argomenti diversi.


Il mio intervento sarà centrato sul concetto di ONE HEALTH, il futuro dell’approccio sistemico, basato sul riconoscimento che la salute umana, animale e quella dell’ecosistema siano legate indissolubilmente, in una integrazione indispensabile al miglioramento dell’approccio alla salute. Parleremo di Omeopatia come la scienza che non cura solo i sintomi ma anche l’anima, intesa come energia, che prende in considerazione il paziente come espressione di un insieme, nel quale le singole parti non possono essere comprese se non in relazione alla totalità dell’individuo. Ciò ci permette di elaborare una terapeutica preventiva, che tenga conto sia delle ricadute della stessa patologia sia delle patologie alle quali siamo predisposti, in base al nostro codice genetico e allo stress cui siamo continuamente sottoposti. L’esemplificazione di tutto questo é racchiuso in una lettera che Hanneman diede ad un sarto suo paziente, molto stressato dal lavoro, al quale egli dispensa consigli preziosi utili anche all’ uomo di oggi, che dello stress ha fatto la sua abitudine di vita”

Nel primo intervento, la dott.ssa Gargano, si è soffermata sui concetti di cura e guarigione attraverso un interessante excursus storico che parte dal concetto cristiano di fede come guarigione, dalla figura dello sciamano a quella del medico.
Il dott. Marco Tomat ha trattato il tema dell’omeopatia applicata al trattamento psichiatrico, seguito poi dall’intervento del dott. Di Salvo sulla storia e la caratteristica della cura omeopatica, che deve agire sulla totalità della malattia. Il riferimento al concetto platonico della medicina “degli schiavi e dei liberi”, sottolinea efficacemente i rischi che corre la medicina moderna nel curare solo i sintomi trascurando, come quella degli schiavi, la cura dei legami familiari e dell’anima del paziente.
La presidente dell’Associazione Libellula, Natalia Barillari, che si occupa di disagio psichico, è intervenuta portando la testimonianza della sua opera nel territorio, in un contesto delicato che ha costantemente bisogno di supporto.
La dott.ssa Angelica Crisci ha illustrato i benefici dell’omeopatia nella cura degli animali da allevamento, attraverso la sua positiva esperienza.
Infine, il prof. Raffaele Gaetano ha incentrato il suo intervento sul concetto di bellezza come balsamo dell’anima, e sul modo in cui, a partire dal mondo greco, esso sia andato declinandosi sino alla contemporaneità. Il discorso si è snodato attraverso vari riferimenti ai filosofi del mondo antico e moderno, da Platone a S. Agostino, da Freud all’esistenzialismo di Heidegger, nei quali si ritrovano i temi portanti dell’anima e della bellezza.

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