Le vie del grano: l’Associazione Briganti del Mancuso fa rivivere l’antica arte della mietitura

Abbiamo incontrato a Falerna Luca Mendicino, presidente dell’associazione Briganti del Mancuso

In vista dell’evento di domenica 24 luglio, che avrà come tema la mietitura del grano come si svolgeva un tempo, gli poniamo varie domande, così da farci raccontare la passione e la voglia di promuovere il territorio, attraverso eventi culturali, naturalistici ed enogastronomicamente rilevanti:

“L’associazione è nata quasi tre anni fa, all’inizio eravamo un piccolo gruppo, dove svolgevamo del volontariato puro, pulendo aree abbandonate e iniziando con il trekking e le escursioni. Abbiamo visto che c’è stato un certo responso da parte del pubblico, coinvolgendo anche altre realtà associative. Infatti, oggi non puntiamo solamente all’escursionismo, ma anche a eventi come quello di domenica prossima, dove andremo a fare “le vie del grano” ripercorrendo tutte le varie fasi della produzione della farina usando mezzi manuali, non meccanici. Quindi non ci sarà la trebbia, faremo mietitura a mano, come anche la pesatura. Poi con l’ausilio di un asino, che in pratica trascina questa pietra che si chiama “triglia” . Dopodiché faremo la farina usando una pietra, rudimentale, diciamo così. E poi ci saranno anche le cose belle, come i racconti degli anziani del posto che tramanderanno questo vissuto e quindi loro stessi”.

L’evento è parte del Festival della Erranze e della Filoxenia, fortemente voluto da Francesco Bevilacqua che tutti ormai conoscono come uno scopritore di luoghi, scrittore per la casa editrice Rubbettino e promotore del turismo lento con la riscoperta di tradizioni locali.

La “Cintarola” è un grano antico e conosciutissimo nella zona. L’area dove andremo a fare questa avventura è una zona che è sempre stata coltivata a grano, anche per il valore naturalistico e la bellezza di questo pianoro, in quanto siamo sui 650 metri sul livello del mare con una bellissima veduta, proprio ai piedi del Mancuso, con uno scorcio sul monte Cocuzzo. Vogliamo rendere questo evento il più tradizionale possibile, anche con la presenza delle ragazze che si vestiranno da pacchiane, oltre ai ragazzi che intoneranno musica tradizionale con strumenti che suoneranno come i canti d’un tempo. Faremo anche una degustazione con prodotti tipici, che una volta i mietitori chiamavano “merenda” mangiando l’insalata di pomodori, il pane, formaggi e non mancherà ovviamente dell’ottimo vino locale”.

Come fare per partecipare all’evento?

“Prenotare è semplice ma importante, perché i posti saranno limitati al fine di gestire al meglio l’evento. I riferimenti potete trovarli sulla locandina e sui nostri social. L’esperienza ha un costo di 15 euro per chi non è socio, che altrimenti andrebbe a pagarne solo 10. Oltre all’evento del 24, abbiamo un ricco calendario che vi invito a visionare. Uno di questi si chiama “I suoni del bosco” il 7 agosto, ovvero un trekking con aperitivo e un concerto, quest’anno l’artista sarà Ettore Castagna, che è uno scrittore antropologo. Inoltre, insieme ad un’associazione di Lamezia Terme, svolgeremo un “archeo-trekking” sulla base dell’ultima scoperta che abbiamo fatto, un palmento bizantino che è in ottimo stato, come anche delle fornaci, risalenti ai tempi dei romani. Poi visiteremo il borgo di Castiglione, di epoca normanna, riscoprendo dei luoghi davvero unici”

Luca ci tiene a ringraziare gli sponsor che permetteranno la realizzazione di questi eventi: Abiuso edilizia leggera, Agriturismo Calabriaalcubo, Ligato Progress, Bar Paszkowski, Crialesi, Boutique Rooms, Eurolido Villaggio Hotel, Kilometro 17, La Fonte Gaia, Residence La Giungla, Pizzeria La Riviera, Le Rose del Tirreno Accomodation, Agriturismo Mendicino, Bar Menniti, Palmed Hotel, Agriturismo Villani, Panificio Ammendola

Da non dimenticare anche il trekking notturno con relativa osservazione astronomica, insieme ad un’associazione di Cosenza, i partecipanti, utilizzando dei telescopi professionali, potranno vedere tutti i pianeti e le costellazioni.