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Malati Cronici del Lametino: la sanità lametina è a picco

2 min di lettura

Cosa succede alla sanità lametina?

Comunicato Stampa

Ospedali che non riescono a fornire cure adeguate sia per la mancanza di personale medico che paramedico, visite che sempre più non si riesce a prenotare e quando va bene ti viene proposto Taverna, Girifalco, Soverato. Alcune visite non sono prenotabili. Il pronto soccorso fa fatica perché i medici e gli infermieri sono in numero risicato.

Il 118 nonostante le tante e gravi denunce continua a registrare una sola ambulanza medicalizzata ed in casi eccezionali due. Forse è il caso di ricordare, ancora una volta, che su Lamezia Terme ruota un bacino di utenza di circa 150 mila abitanti.

I numeri del covid sono in preoccupante ascesa e questo lascia presupporre lo stress che continuerà a crescere e le sofferenze per i pazienti  ad aumentare. In questi anni si è pensato a chiudere reparti ed ambulatori e nemmeno la diffusione della pandemia ha suggerito ai “grandi manager” e commissari di riaprire malattie infettive. Sarebbe stata un’operazione di buon senso a servizio della collettività.

Cosi come sarebbe stata buona cosa dare lo spazio operativo di h 24 a microbiologia e virologia e tutti i servizi collegati. Niente.

La cura dimagrante inflitta alla nostra sanità non ha registrato nessun risparmio. Ha costretto e costringe quotidianamente decine e decine di pazienti di recarsi dal privato ,a pagamento ,per servizi e prestazioni che dovrebbe elargire e garantire la sanità pubblica. Siamo di fronte a palesi diritti negati.

Siamo sconcertati dall’assordante silenzio della politica e auspichiamo un forte intervento dell’amministrazione comunale, che pure in una certa fase aveva scelto di farsi interprete, in qualche modo, dei bisogni dei cittadini.

Ci chiediamo inoltre la commissione sanità come mai non invita associazioni come la nostra che pure potrebbe dare un contributo alla conoscenza del problema?

L’attuale presidente del consiglio, avv. Nicotera, quando vestiva la carica di presidente della commissione sanità non ha mai disdegnato il nostro contributo, come quello di altre associazioni. Ciò ha portato ad una proficua collaborazione che oggi non riscontriamo.

Ribadiamo la necessità di porre come elemento centrale della cura la figura del paziente, intorno a cui deve ruotare tutta l’organizzazione sanitaria e non il contrario.

Siamo ormai in piena estate ed i numeri di quanti avranno bisogno di cure e prestazioni è facile prevedere cresceranno ancora. L’unica cosa che non si può fare è rimanere con le mani in mano.

Rendiamo partecipi cittadini ed associazioni e le cose sicuramente potranno migliorare. La sanità deve passare attraverso percorsi democratici. Basta con i commissari, spesso incompetenti.

Giuseppe Gigliotti
Presidente Associazione Malati Cronici del Lametino

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