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Mille tra docenti e studenti concludono in festa la prima edizione del Festival dell’Inclusione Scolastica

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Mille tra docenti e studenti concludono in festa la prima edizione del Festival dell’Inclusione Scolastica

Circa mille tra docenti e studenti partecipanti, dieci scuole, oltre dieci realtà associative, oltre cento protagonisti dell’associazionismo e delle realtà del terzo settore della comunità lametina

Questi alcuni numeri della prima edizione del Festival dell’Inclusione Scolastica promosso dall’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica “Antonio Saffioti” e dal Comune di Lamezia Terme, momento culminante del primo anno di attività dell’osservatorio voluto dall’amministrazione comunale.

Dopo la prima giornata, che ha visto l’accoglienza e l’esibizione nella sala consiliare “Mons. Luisi” degli istituti scolastici Ardito-Don Bosco, Borrello-Fiorentino, Perri – Pitagora e del liceo classico-artistico “Francesco Fiorentino” e il pomeriggio a Palazzo Nicotera dedicato in particolare al mondo delle associazionismo lametino con i focus tematici a cura delle associazioni Accademia Arti Marziali Lamezia, Alba, Cles, Il Girasole e Sincronia e la testimonianza di una famiglia dell’istituto comprensivo “Don Milani”, la seconda giornata, tra il cortile di Palazzo Nicotera e il Giardino dei Giusti, ha visto ancora una volta un’apertura nel segno della musica “inclusiva” a cura dell’associazione culturale “Animula” promotrice della rete degli istituti ad indirizzo musicale.

Mille tra docenti e studenti concludono in festa la prima edizione del Festival dell’Inclusione Scolastica

Quindi l’esibizione degli studenti dell’istituto comprensivo Perri-Pitagora, con una coreografia ispirata ai temi dell’inclusione e della solidarietà; una performance nel segno del dinamismo e del valore delle relazione per i ragazzi dell’istituto comprensivo Ardito – Don Bosco;  la musica, la danza, il coraggio e la voglia di riscatto della gente di Calabria nella rappresentazione  “Festa popolare: ognuno ha il suo Paese” a cura di Angelica Artemisia Pedatella  degli studenti del Polo Tecnologico “Carlo Rambaldi”; l’inclusione e la promozione della dignità della persona nella letteratura di tutti i tempi, da “Il pifferaio magico” recitato dall’istituto comprensivo Nicotera-Costabile al purgatorio dantesco del liceo scientifico “Galileo Galilei”, entrambi accompagnati dalla musica dal vivo a cura dei rispettivi studenti.

Mille tra docenti e studenti concludono in festa la prima edizione del Festival dell’Inclusione Scolastica

Focus sul tema del diritto alla sessualità delle persone con disabilità a cura dell’Istituto Tecnico –Economico “Valentino De Fazio”, che ha inoltre “cantato” la lotta a ogni forma di bullismo e l’invito a “credere negli esseri umani” con le esibizioni di Manuel Renda. Il tema della cardioprotezione e della cultura del primo soccorso ha trovato spazio nella rappresentazione di un tipico “ultimo giorno di scuola”, a cura dell’associazione Calabria Cardioprotetta.  Il Festival ha invaso il centro cittadino con la rianimazione muscolare a cura degli operatori e degli atleti della Lucky Friends, realtà sportiva che con i suoi riconoscimenti a livello nazionale da oltre dieci anni  mostra il volto di Lamezia “città inclusiva” nel segno dello sport. Il racconto delle attività quotidiane per l’inclusione è stato presentato dall’istituto comprensivo “Saverio Gatti”.  Nel corso delle due giornate del festival in memoria di Antonio Saffioti, cui è intitolato l’osservatorio e che rappresenta un punto di riferimento per quanti a Lamezia e in Calabria si impegnano quotidianamente per i diritti e la buona qualità della vita, ricordati Piero Bonaccurso, improvvisamente scomparso nei giorni scorsi, e la studentessa Denisé Galatà.  Ricordata anche la figura di don Lorenzo Milani, a cento anni dalla nascita, attraverso la lettura e la riflessione su alcuni passi di “Lettera a una professoressa”.

Per gli autori dei libri inclusivi, sono intervenuti Fiore Isabella e Gianfranca Bevilacqua. Esposizioni artistiche a cura delle associazioni Aleph Arte, Il Girasole, Liceo classico-artistico “F. Fiorentino”. Punti informativi sono stati allestiti da Angsa Lamezia Terme, Lamezia Rifiuti Zero, R-Edu: rete educativa.

Mille tra docenti e studenti concludono in festa la prima edizione del Festival dell’Inclusione Scolastica

Dal presidente dell’Osservatorio Alfredo Saladini e dalla vicepresidente Michela Cimmino, che ha seguito da vicino l’organizzazione del festival insieme alla segretaria Rosetta Gambarani, un ringraziamento “a tutte le scuole che hanno partecipato, agli studenti, ai docenti e ai dirigenti.

Provenendo dal mondo della scuola, siamo consapevoli dello sforzo richiesto alle realtà scolastiche in un momento così delicato dell’anno ed entusiasti di una risposta al di sopra di ogni aspettativa, contagiati dall’entusiasmo con cui le scuole lametine hanno risposto e hanno creato sinergia: questa è la scommessa e la prospettiva del nostro Osservatorio.

Grazie alle associazioni, con le quali abbiamo avviato e proseguiremo un’intensa collaborazione, in particolare su alcuni temi centrali per i quali abbiamo attivato specifici gruppi di lavoro in seno all’Osservatorio: la tematica dell’interculturalità con Fiorella Careri, il progetto vita con Teresa Bevilacqua, le problematiche dei disturbi dello spettro autistico con Emanuela Muraca. Grazie all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Paolo Mascaro, in particolare all’assessore Teresa Bambara e all’assessore Giorgia Gargano, per aver creduto in un progetto come quello dell’Osservatorio che oggi, come pubblicamente dichiarato dallo stesso sindaco, può porsi come modello a livello regionale.

Grazie al presidente del consiglio comunale Giancarlo Nicotera e a tutti i consiglieri comunali che, con spirito assolutamente unitario, hanno condiviso e portato avanti la nostra progettualità.  Grazie per il supporto alla commissione pari opportunità presieduta da Annalisa Spinelli, agli operatori e ai volontari della Biblioteca Comunale e del Sistema Bibliotecario Lametino. Il Festival dell’Inclusione si pone come punto non di arrivo ma di continua ripartenza per proseguire nella costruzione di una comunità inclusiva, una rivoluzione culturale fatta dalle buone pratiche del quotidiano, attraverso l’assunzione di responsabilità di tutti e di ciascuno”.

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