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Occhiuto mostra sala 118 Cosenza, ‘stiamo riformando la sanità’

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Occhiuto mostra sala 118 Cosenza, 'stiamo riformando la sanità'

‘Abbiamo trovato sistema in macerie, lavoriamo a normalità’

“Sono le 21:45 e mi trovo nella nuova sala dell’emergenza urgenza del 118 di Cosenza e sono con gli operatori che stanno rispondendo alle telefonate.

Ho voluto fare un salto qui per sincerarmi della qualità del lavoro che è stato fatto.

La sanità in Calabria è un disastro e quando mi sono insediato le centrali operative del 118 non erano nemmeno collegate ad Internet e oggi finalmente ci sono e sono bellissime e dotate di tutte le tecnologie necessarie per assistere i pazienti che chiamano i soccorsi”.

E’ quanto afferma il presidente della Regione Roberto Occhiuto che è anche commissario ad acta per la sanità, in un video realizzato nella serata di ieri e pubblicato sulla pagina facebook.

“Abbiamo comprato altre ambulanze – aggiunge Occhiuto – e le abbiamo distribuite alle Aziende sanitarie della regione. Tre mesi fa abbiamo inaugurato a Catanzaro la sala dell’112 che è collegata con questa. Stiamo riformando un sistema sanitario che abbiamo trovato in macerie e oggi, finalmente, ci sono attrezzature all’avanguardia per una regione che merita una sanità civile e dotata delle attrezzature che sono presenti in tutte le altre regioni. Non dovrebbe essere una cosa speciale, dovrebbe essere una cosa normale che il 118 abbia queste dotazioni”.

“Adesso gli operatori – continua il presidente della Regione – hanno sul loro terminale la dislocazione delle ambulanze sul territorio per cui quando qualcuno chiama possono mandare il mezzo più vicino affinché si risparmi tempo.C’è il medico in servizio che aiuta gli operatori e dà loro consigli per capire se inviare un’ambulanza in codice rosso o in codice giallo. Sono tutte cose assolutamente normali in una regione, però, che ha avuto una sanità sempre anormale. Io sto lavorando per renderla più civile”.

“Non ho la bacchetta magica – conclude Occhiuto facendo una carrellata sul lavoro degli operatori presenti nella sala – ma ve lo assicuro ce la metto tutta”.

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