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Piccioni: chiusura della Regione verso mondo artistico e culturale

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“Assenza di trasparenza, pressapochismo inaccettabile” afferma Rosario Piccioni (Lamezia Bene Comune)

Comunicato stampa

Quanto denunciato nei giorni scorso da diverse associazioni culturali della nostra città sulle ultime scelte dalle Regione nell’ambito della procedura per gli eventi finanziabili è intollerabile e dimostra ancora una volta il pressapochismo, la disorganizzazione e la totale  assenza di trasparenza che caratterizza questa amministrazione regionale a guida Spirlì, che troppo spesso dimentica di essere in regime di “prorogatio” e continua a fare il buono e il cattivo tempo. Alcune di queste realtà hanno anche avviato azioni giudiziarie di fronte a meccanismi inaccettabili sui quali ora toccherà alle autorità competenti accertare.

Non entriamo ovviamente nel merito della procedura e dei progetti presentati, ma a parlare sono le stesse realtà artistiche e culturali, la loro storia pluridecennale, la loro professionalità, le iniziative e i progetti realizzati negli anni che hanno dato lustro alla città e alla Calabria a livello nazionale. Non è tollerabile la mancanza di trasparenza e la totale confusione rispetto a progetti per i quali sono in gioco finanziamenti comunitari, una vera boccata d’ossigeno per il settore artistico e culturale dopo un anno drammatico che ha visto operatori e associazioni bloccati a causa dell’emergenza sanitaria. Questa è un’altra delle tante contraddizioni di chi sta guidando la Regione in questo momento: a parole siamo tutti con “i bauli neri in piazza”, con gli operatori dello spettacolo fermi da oltre un anno, e poi nei fatti, laddove possiamo concretamente agire, mettiamo i bastoni tra le ruote alle professionalità artistiche e culturali che sono uno straordinario patrimonio del nostro territorio? Com’è possibile far valutare i progetti finanziabili o meno da commissioni composte da figure esperte in altri campi dell’amministrazione?   Dopo un anno e più di stop, ancora ostacoli al mondo della cultura e dello spettacolo da parte di un’amministrazione regionale ormai in scadenza?

Dietro ogni festival e manifestazione ci sono centinaia di professionisti, operatori, c’è un indotto economico e una proiezione positiva per il nostro territorio. Il presidente Spirlì dia risposte chiare alle questioni sollevate dalle realtà culturali della nostra e di altre città calabresi e riporti la procedura a quei criteri di trasparenza e competenza fondamentali quando si tratta di fondi europei e quando è in gioco un settore chiave per la nostra regione quale quello della promozione culturale e artistica

 

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