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Polistena (RC), il sindaco emana ordinanza sul gioco d’azzardo

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slot machine - Lameziatermeit

Limitati gli orari di funzionamento degli apparecchi

Ieri, 18 dicembre il Sindaco di Polistena, dott. Michele Tripodi, ha emesso un’ordinanza sul gioco d’azzardo, limitando gli orari di funzionamento degli “apparecchi di intrattenimento e svago con vincite in denaro” – ovvero slot machine e videolottery – installati negli esercizi autorizzati.

slot machine - Lameziatermeit“Nei giorni scorsi – si legge nell’ordinanza del sindaco – è stato diffuso uno studio statistico del gruppo GEDI (la Repubblica-l’Espresso) circa l’utilizzo delle slot machine in Italia. Nel 2016 sono stati spesi circa 95 miliardi di euro in macchinette e simili.
Secondo tale studio nel 2016 a Polistena, sono stati spesi in giocate nelle ricevitorie autorizzate circa 6 milioni e mezzo di euro. Lo stesso dato, rapportato al 2015 rileva una crescita nell’uso delle slot machine, che testimonia un pericoloso scivolamento verso il gioco d’azzardo che espone la popolazione.
È stata infatti scientificamente accertata una vera e propria patologia derivante dai giochi d’azzardo, ovvero l’incapacità di resistere all’impulso a praticare giochi d’azzardo, attualmente denominata nel manuale Diagnostico Statistico dei Disturbi Mentali DSM – 5 (edizione italiana del 2013) “Disturbo da gioco d’azzardo”.
Tutto ciò – continua il primo cittadino di Polistena – potrebbe rappresentare un problema di salute pubblica che colpisce indistintamente tutte le fasce sociali, pur privilegiando quelle più svantaggiate culturalmente ed economicamente, in quanto si manifesta come una vera e propria dipendenza psicologica specie nei giovani, personalità ancora non del tutto formate.
In particolare, lo stesso studio ha stabilito che coloro che fanno la fila alle “macchinette” spesso sono ragazzi, tra i 15 e i 19 anni per un’incidenza del 47,1% sul totale, persone fragili e anche povere, i quali inseguendo l’illusione di poter cambiare con una vincita le loro condizioni di vita, finiscono per spendere migliaia di euro senza neanche rendersene conto.
La patologia “Disturbo del Gioco d’azzardo” potrebbe portare allo sfilacciamento dei legami familiari e sociali ed alla compromissione della posizione lavorativa e sociale e, nei casi più estremi, sino a procurare fatti o atti ben più gravi contro di sé ed i propri congiunti, come pure a portare alla ricerca sfrenata di denaro da poter “buttare” nelle macchinette.”

Nell’ambito degli interventi di contrasto della ludopatia rientra dunque l’ordinanza del dott. Michele Tripodi che fissa in 9 ore giornaliere, dalle ore 14 alle ore 23 di tutti i giorni, festivi compresi, gli orari di utilizzo su tutto il territorio comunale degli apparecchi di intrattenimento, congegni automatici e di svago con vincite in denaro collocati in sale giochi, sale VTL e altre tipologie di esercizi, diversi dalle sale giochi, (es. esercizi commerciali, locali o punti di offerta del gioco, pubblici esercizi di somministrazione, cioè bar e ristoranti, e circoli privati).

A renderlo noto è Avviso Pubblico che sottolinea come sul sito dell’associazione sia presente un’ampia documentazione in materia, costantemente aggiornata dall’Osservatorio Parlamentare della stessa associazione.

E.F.

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